L'attività del Laboratorio per un'Altra San Casciano continua nella sua
programmazione
-
Dopo le dimissioni di Lucia Carlesi da consigliere comunale, l'attività del
Laboratorio per un'Altra San Casciano continua nella sua programmazione.
Sarà po...
martedì 10 marzo 2009
Traffico di rifiuti: sigilli al termovalorizzatore e 13 arresti
Rifiuti tossici nell'inceneritore tredici arresti a Colleferro
Checchino Antonini su Liberazione, 10.03.09
Un'associazione a delinquere per bruciare qualsiasi cosa. Rifiuti pericolosi compresi. Con quelli si guadagna di più. C'è un legame tra lo "sviluppo" industriale e le ecomafie. A sud di Roma lo toccano con mano. Lo respirano. E muoiono.
La Valle del Sacco, da anni, buca le cronache per gli effetti delle politiche industriali sull'ambiente, per le produzioni belliche e il pesante ricatto occupazionale. Per gli inceneritori che dopo tutti i veleni sversati dalle industrie chimiche nel fiume gli abitanti proprio non lo volevano. Perché da quando erano stati accesi nuove puzze riempivano la vita di questo paese. Puzze e paure.
L'operazione dei carabinieri del Noe scatta all'alba. Sotto sequestro i due termovalorizzatori di Colleferro e 13 persone finiscono ai domiciliari. Gli indagati in tutto sono 25. Agli arresti, tra gli altri, un direttore tecnico, un responsabile gestione del Consorzio Gaia, gestore commissariato degli impianti e due funzionari dell'Ama, l'azienda romana della nettezza urbana proprietaria del 35% di uno dei due termovalorizzatori. Sotto accusa alcune società che battono bandiera pugliese e campana e che portano a Colleferro il Cdr, combustibile derivato da rifiuti.