giovedì 17 febbraio 2011

Se non ora quando? presentata da Corrado Augias a “Le Storie”


Un frammento della puntata del 17 febbraio del programma di Corrado Augias "Le Storie" che ha ospitato Lorella Zanardo.

martedì 15 febbraio 2011

Così il sindaco risponde alla nostra domanda di attualità sulla restituzione della cauzione di Publiacqua

Nevicava... c'era confusione... e allora meglio l'astensione!... Nessuna risposta chiara alla nostra domanda di attualità sulla restituzione della cauzione di Publiacqua. Il sindaco Massimiliano Pescini comunica che nell'assemblea di Ato del 17 dicembre scorso si è astenuto perché la giornata era "particolare" causa neve e vi erano solo venti rappresentanti in assemblea. Strana motivazione, e le  nostre perplessità sono aumentate quando abbiamo letto i verbali della riunione dei sindaci. In realtà si è trattato di un'assemblea molto importante che ha deliberato, fra l'altro, sulla tariffazione e sui tempi di concessione del servizio al gestore Publiacqua: temi "caldi" sui quali hanno votato 33 sindaci, o loro delegati. Sull'ordine del giorno relativo alla restituzione della cauzione hanno votato in 30, di cui 16 a favore, 5 contrari e 9 astenuti. Non ci sembra di vedere una grande differenza nei numeri dei votanti... Nel merito della nostra domanda:  nessuna risposta alla nostra richiesta di adoperarsi per rafforzare il ruolo di controllo dell'Ato sull'operato di Publiacqua, nessun impegno per la richiesta di modifica del Regolamento del servizio idrico, premessa indispensabile per arrivare alla restituzione della cauzione. Solo impegni generici per le fasce sociali più deboli e un'indicazione di gradualità nell'importo della cauzione a seconda della correttezza dei pagamenti. Troppo poco... Attendiamo ora l'assemblea di Ato del 17 febbraio che dovrà decidere.

Se non ora, quando?



Tante, tantissime alla manifestazione di domenica 13 febbraio... tantissime e tantissimi!

IL NOSTRO COMUNICATO STAMPA SULLA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DELL'ORDINE DEL GIORNO SULLA CRISI ECONOMICA

CONSIGLIO COMUNALE DI SAN CASCIANO VAL DI PESA 7  FEBBRAIO 2011


SI PARLA DI CRISI ECONOMICA, DIRITTI DEL LAVORO E DELLA PERSONA, RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL'ECONOMIA.
Laboratorio per un'Altra San Casciano-Rifondazione Comunista ha presentato all'ultimo consiglio comunale un ordine del giorno per discutere sui temi della crisi economica e della vicenda Fiat.
Fronteggiare questa crisi con i modelli e le ricette del passato sarebbe sbagliato e miope. Bisogna avere il coraggio di intraprendere nuove strade, lavorando per un nuovo modello economico fondato sulla sostenibilità ambientale, la qualità sociale, i diritti, un nuovo modo di produrre, affermando nuovi stili di vita più sobri e più responsabili.
Il governo nazionale non propone soluzioni politiche in grado di fronteggiare la crisi, ma attua politiche fallimentari che scaricano i costi della crisi sulle fasce più deboli della società, punta alla competizione tramite l'abbassamento del costo del lavoro e delle tutele per i lavoratori, determinando così lavoro precario, disoccupazione, diseguaglianze, e, conseguentemente, un'Italia sempre più povera.
In questo contesto il conflitto Fiat-Fiom scoppiato a fine 2010 sul progetto per lo stabilimento di Mirafiori a Torino – che segue l'analoga vicenda presso lo stabilimento di Pomigliano – rappresenta un passaggio cruciale per il futuro economico e sociale del nostro Paese.
Il referendum a Mirafiori non ha rappresentato solo una vertenza metalmeccanica; parla a tutti noi, parla di difesa di dignità, di rispetto del lavoro, di diritti, di democrazia, valori da salvaguardare e sostenere non soltanto per chi un lavoro ce l'ha, ma soprattutto per dare prospettive e tutela a chi rischia di perdere il lavoro, al precariato, ai disoccupati, agli studenti.
La multinazionale Fiat, con le ultime dichiarazioni di Marchionne, conferma gli investimenti in Italia solo se gli stabilimenti saranno “governabili” e, in prospettiva, pare prepararsi alla fusione con Chrysler e a migrare negli Usa: continua la politica ricattatoria, una vergogna che dimostra come sia stata fallimentare la strada di tutte le forze politiche dal PD alla Lega di appoggiare Marchionne contro gli operai.
E' veramente il momento di lavorare ad una seria proposta economica alternativa al falso modernismo che l'intero establishment politico-economico italiano cerca di imporre
Non si può uscire dalla crisi economica e dalla crisi di settore se non rimettendo in discussione il modello economico che ha come unico metro di misura del benessere umano il PIL e i dati relativi al consumo. L'unica opportunità possibile per i settori in crisi strutturale è la conversione ambientale del sistema produttivo e dei nostri consumi. I settori in cui progettare, creare opportunità e investire non mancano: dalle fonti di energia rinnovabili all'efficienza energetica, dalla mobilità sostenibile all'agricoltura biologica a chilometri zero, dal riassetto del territorio all'edilizia ecologica.
Questi i temi affrontati nell'ordine del giorno discusso in consiglio comunale. Avremmo auspicato che il documento potesse essere condiviso “a sinistra”; invece, mentre Sinistra per San Casciano ha appoggiato il testo, contribuendo con alcune integrazioni, il PD ha votato contro e ha presentato un ulteriore ordine del giorno, in cui sono mancate completamente le proposte e i contenuti. Riflettendo non avrebbero potuto fare diversamente, considerando come autorevoli esponenti del PD abbiano supinamente accettato il ricatto di Marchionne, atteggiamento conseguente alla totale assenza nel PD di proposte di politica economica alternativa al “pensiero unico” neoliberista, così come mancano concrete indicazioni degli strumenti che si ritengono necessari per superare la crisi economica ambientale e morale del nostro Paese.
Eppure la crisi impone il cambiamento, e un'economia sostenibile e solidale è possibile. Noi stiamo dalla parte di chi con coraggio rimette in discussione il liberismo e questo finto mercato, le privatizzazioni dei beni comuni e la svendita del territorio e il progressivo impoverimento culturale che ci vede sempre più “consumatori” e sempre meno “portatori di diritti”.

A PRIMAVERA REFERENDUM PER L'ACQUA PUBBLICA

Segnaliamo questa inizitiva promossa dal Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune, per l'accorpamento del voto sui referendum con le elezioni amministrative che si tengono nei prossimi mesi. Il Governo, tramite dichiarazioni del ministro Maroni, ha invece dichiarato l'intenzione di tenere le votazioni in date seprate (ipotizzando per i referendum l'ultima domenica utile: 12 giugno). In questo modo in diversi comuni italiani si andrebbe al voto tre volte in poche settimane (amministrative, eventuali ballottaggi e poi i referendum), con quale effetto sulla partecipazione è facile immaginare (...sarà mica un caso?) http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/
APPELLO AL GOVERNO REFERENDUM ACQUA: ACCORPAMENTO CON LE AMMINISTRATIVE Grazie al sostegno di oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese, nella prossima primavera il popolo italiano sarà chiamato a votare due referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua. Chi ha posto la propria firma lo ha fatto nella convinzione che la battaglia per l’acqua pubblica sia prima di tutto una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale ad un bene comune. Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita. Ed è una battaglia di democrazia, per dare a tutte e tutti il diritto di decidere su ciò che a tutti appartiene. I due referendum rappresentano una seria minaccia per chi vuole ricavare facili profitti dall’acqua: non mancano le pressioni dei poteri forti dell’economia e della politica istituzionale, per questo si accelerano le privatizzazioni nei territori, mentre si pensa di rimandare i referendum all’ultima data possibile, il 12 giugno, sperando che vinca l’astensionismo. Noi non ci stiamo. Pensiamo che l’acqua sia un bene essenziale, da gestire in forma pubblica e partecipata dalle comunità locali. Pensiamo che i referendum siano uno strumento fondamentale di democrazia e partecipazione. Pensiamo che, nel pieno della crisi economica, sia ingiustificabile sperperare i soldi dei cittadini. Per questo chiediamo al Governo e alle forze politiche e istituzionali l'accorpamento della data del referendum con quello delle prossime elezioni amministrative. Rispettando la sovranità popolare, risparmiando denaro pubblico ed evitando l'assurdità di ritrovarsi alle urne per ben tre volte in poche settimane.
Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune

lunedì 14 febbraio 2011

AREA EX LASTRAIOLI: QUALE SARA' LA NUOVA DESTINAZIONE?

Quale futuro per l'area ex Lastrioli? Nel consiglio comunale del 7 febbraio è stato discusso quest'argomento, partendo da un ordine del giorno presentato dalla maggioranza "Inserimento di nuovi esercizi commerciali nel territorio comunale". Il testo del documento è vago e alcuni passaggi sono evidentemente contraddittori. Si auspica l'inserimento solo di alcune tipologie commerciali, ma quali? D'altra parte il consiglio comunale non ha competenze nella scelta della nuova attività. Allora perché la maggioranza ha presentato questo ordine del giorno? Il documento mancava di trasparenza e chiarezza, coerentemente come gruppo consiliare non abbiamo partecipato alla votazione, sottolineando che lo strumento urbanistico di riferimento non può che essere  il Piano Strutturale che non prevede l'inserimento di esercizi di grande distribuzione. Vedremo gli ulteriori sviluppi, da parte nostra pensiamo debbano essere sostenuti e promossi tutti quei circuiti economici capaci di valorizzare le risorse territoriali secondo criteri di equità sociale e sostenibilità e sarebbe opportuno meglio definire e valorizzare le potenzialità del centro storico in rapporto con il territorio circostante.

domenica 13 febbraio 2011

Se non ora, quando?










Tante, tantissime alla manifestazione di domenica 13 febbraio... tantissime e tantissimi!
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano