giovedì 28 ottobre 2010

"Scorie nucleari? Urge chiarimento"

La nazione, 29 ottobre 2010

Dopo la mappatura del ministero dello sviluppo economico
Interrogazioni al Comune e alla Provincia, mittenti Crlesi e Cordone

leggi l'articolo

Stangata sui pendolari del Chianti che utilizzano la SITA



La proposta ingiustificata di pedaggio sull'Autopalio ha suscitato una certa reazione dei nostri amministratori e, se ci fossero sfuggiti articoli e foto sui vari giornali, tutti però abbiamo potuto vedere lo striscione appeso direttamente sulla facciata del palazzo comunale. Al contrario non si è vista una analoga mobilitazione per le conseguenze dei tagli al trasporto pubblico fornito nel Chianti da SITA che stanno già interessando tutti gli studenti e i lavoratori pendolari che utilizzano questo servizio.

Già dal mese di agosto sono state riviste le tariffe del servizio: niente più abbonamenti annuali e dal 15 ottobre niente più abbonamenti trimestrali. Cosa vuol dire? Chi tutti i giorni sale sul bus per andare a scuola o al lavoro per ridurre un po' i costi potrà al massimo acquistare un abbonamento mensile con un aumento della spesa superiore al 35%! Si passa, ad esempio, per la tratta S.Casciano-Firenze da 380 del vecchio abbonamento annuale a 528 euro di spesa all’anno.

Come si è arrivati a questo? Sita come Ataf e le altre aziende del trasporto pubblico sono state colpite dalla manovra finanziaria varata questa estate dal Governo che impone riduzioni dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, con la conseguente incertezza sulle risorse che saranno destinate nel 2011 al Trasporto Pubblico Locale. Sulla stampa si legge che è previsto un taglio di almeno il 25% dei chilometri di percorrenza del trasporto pubblico locale sulla provincia di Firenze.

Come se non bastasse, dunque, agli attuali aumenti a partire dal prossimo anno potrà aggiungersi una riduzione nel numero delle corse e dunque nell'accessibilità ad un servizio pubblico che, al contrario, chiederebbe di essere migliorato e potenziato. Perchè? Perchè più bus vuole dire più sicurezza, minore spesa pubblica per costruire parcheggi, meno inquinamento, un traffico più fluido, tempi minori di percorrenza, vuol dire garantire la possibilità di spostarsi a chi l'auto non la può guidare, come i giovani e gli anziani sempre più numerosi.

Ad oggi poco si è letto sui giornali e, se anche ci sono stati commenti, ci pare che non si sia usata, almeno da questa Amministrazione, la forza e la visibilità usata per altri temi!

Nel mondo che vogliamo il trasporto pubblico deve venire prima di quello privato perchè più democratico, più sano, più economico per tutti.

Stangata sui pendolari del Chianti che utilizzano la SITA



La proposta ingiustificata di pedaggio sull'Autopalio ha suscitato una certa reazione dei nostri amministratori e, se ci fossero sfuggiti articoli e foto sui vari giornali, tutti però abbiamo potuto vedere lo striscione appeso direttamente sulla facciata del palazzo comunale. Al contrario non si è vista una analoga mobilitazione per le conseguenze dei tagli al trasporto pubblico fornito nel Chianti da SITA che stanno già interessando tutti gli studenti e i lavoratori pendolari che utilizzano questo servizio.

Già dal mese di agosto sono state riviste le tariffe del servizio: niente più abbonamenti annuali e dal 15 ottobre niente più abbonamenti trimestrali. Cosa vuol dire? Chi tutti i giorni sale sul bus per andare a scuola o al lavoro per ridurre un po' i costi potrà al massimo acquistare un abbonamento mensile con un aumento della spesa superiore al 35%! Si passa, ad esempio, per la tratta S.Casciano-Firenze da 380 del vecchio abbonamento annuale a 528 euro di spesa all’anno.

Come si è arrivati a questo? Sita come Ataf e le altre aziende del trasporto pubblico sono state colpite dalla manovra finanziaria varata questa estate dal Governo che impone riduzioni dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, con la conseguente incertezza sulle risorse che saranno destinate nel 2011 al Trasporto Pubblico Locale. Sulla stampa si legge che è previsto un taglio di almeno il 25% dei chilometri di percorrenza del trasporto pubblico locale sulla provincia di Firenze.

Come se non bastasse, dunque, agli attuali aumenti a partire dal prossimo anno potrà aggiungersi una riduzione nel numero delle corse e dunque nell'accessibilità ad un servizio pubblico che, al contrario, chiederebbe di essere migliorato e potenziato. Perchè? Perchè più bus vuole dire più sicurezza, minore spesa pubblica per costruire parcheggi, meno inquinamento, un traffico più fluido, tempi minori di percorrenza, vuol dire garantire la possibilità di spostarsi a chi l'auto non la può guidare, come i giovani e gli anziani sempre più numerosi.

Ad oggi poco si è letto sui giornali e, se anche ci sono stati commenti, ci pare che non si sia usata, almeno da questa Amministrazione, la forza e la visibilità usata per altri temi!

Nel mondo che vogliamo il trasporto pubblico deve venire prima di quello privato perchè più democratico, più sano, più economico per tutti.

domenica 24 ottobre 2010

Scorie nucleari? I siti idonei anche qui

La nazione, 25 ottobre 2010

La mappa allo studio del ministero si estende da San Casciano a Barberino

leggi l'articolo
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano