giovedì 17 giugno 2010

L'uso degli erbicidi in agricoltura



Il problema dell'uso sconsiderato di erbicidi ed altri prodotti chimici, dell'impatto di un modello di agricoltura non più sostenibile sul paesaggio, sull'ambiente e sulla salute di tutti, è drammaticamente presente anche sul nostro territorio.

Come Laboratorio abbiamo strappato un primo risultato, ottenendo nel nuovo regolamento edilizio di San Casciano il divieto di uso di erbicidi e presidi chimici in tutti gli spazi pubblici comunali. Ma questo non basta, dobbiamo domandarci tutti quale AGRICOLTURA dobbiamo promuovere e costrure, con i nostri atti quotidiani e con l'impegno politico.

Il Laboratorio per un'Altra San Casciano promuove perciò una
RIUNIONE APERTA DI APPROFONDIMENTO sul tema per il giorno

LUNEDI 21 giugno ore 21,15
presso la Casa del popolo di San Casciano, sala tombola

intervengono
Maurizio Mazzariol (AIABB, Foro Contadino) su:
Le altre agricolture (bio), gli scenari nazionali e europei definiti dalla PAC
Nicoletta Angioletti (agricoltore bio)
coordina la serata Giuseppe Pandolfi (agricoltore bio, Legambiente)

La riunione è aperta a tutti coloro che sono interessati a discutere dell'argomento.

Il PDF dell'iniziativa

LUNEDI 21/6 UN INCONTRO PER PARLARE DI 'NUOVA AGRICOLTURA'



Il problema dell'uso sconsiderato di erbicidi ed altri prodotti chimici, dell'impatto di un modello di agricoltura non più sostenibile sul paesaggio, sull'ambiente e sulla salute di tutti, è drammaticamente presente anche sul nostro territorio.

Come Laboratorio abbiamo strappato un primo risultato, ottenendo nel nuovo regolamento edilizio di San Casciano il divieto di uso di erbicidi e presidi chimici IN TUTTI GLI SPAZI PUBBLICI COMUNALI. Ma questo non basta, dobbiamo domandarci tutti quale NUOVA AGRICOLTURA dobbiamo promuovere e costrure, con i nostri atti quotidiani e con l'impegno politico.

Il Laboratorio per un'Altra San Casciano promuove perciò una RIUNIONE APERTA DI APPROFONDIMENTO sul tema per il giorno

LUNEDI 21 GIUGNO ore 21,15
presso la Casa del Popolo di San Casciano (sala tombola)

intervengono

Maurizio Mazzariol (AIABB, Foro Contadino) su: Le altre agricolture (bio), gli scenari nazionali e europei definiti dalla PAC

Nicoletta Angioletti (agricoltore bio)

coordina la serata Giuseppe Pandolfi (agricoltore bio)

La riunione è aperta a tutti coloro che sono interessati a discutere dell'argomento, Ti chiediamo perciò di far conoscere l'iniziativa a coloro che ti risultano interessati alla discussione.

Il PDF dell'iniziativa

Iniziativa promossa da
http://laboratorioperunaltrasancasciano.blogspot.com/

ACQUA PUBBLICA, FIRME PER IL REFERENDUM

Il Nuovo Corriere di Firenze, giovedi 17 giugno 2010

Il gruppo consiliare, Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista, aderisce all'iniziativa di raccolta firme per il referendum sull'acqua pubblica promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua.
[...]
Sabato il banchino sarà alla Coop di San Casicnao dalle 9 alle 13; lunedi nella stessa fascia oraria sarà invece al mercato settimanale.
leggi

COMUNICATO STAMPA DEL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
COMUNICATO STAMPA
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua scrive agli 8mila sindaci italiani “Non credete al ministro Ronchi, le sue verità diventeranno presto debiti” Mentre centinaia di migliaia di italiani stanno firmando per i 3 referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua, il ministro per le Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi dà il via a una “operazione verità” intitolata “Acqua le ragioni dell'intervento”: una sorta di decalogo di "veri” e “falso” sulla cosiddetta “riforma dei servizi pubblici locali” che il Ministro si pregia di aver avviato e che sarebbe mistificata da noi referendari, dai movimenti dell'acqua bene comune e da tutti i difensori del servizio pubblico. In realtà non c'è nessuna riforma, ma un articolo di legge all'interno di un decreto “salva infrazioni europee” (Decreto Legge 135/09) che tra lampadine a basso consumo, difesa del Made in Italy e rinnovo delle convenzioni con Tirrenia ha pensato bene di obbligare l'apertura ai privati dei servizi pubblici locali. Una privatizzazione. Il ministro sostiene che l'acqua rimarrà pubblica, che le tariffe non aumenteranno, che ci saranno più investimenti, più concorrenza, più efficienza e che tutto questo lo vuole l'Europa. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua risponde alle “verità ministeriali” confutandole punto per punto e mette in guardia tutti i Comuni italiani dal farsi scippare per decreto competenze e servizi in cambio di promesse di investimenti ed efficienza che non si sono mai visti (chiedere ad Arezzo, Latina, Agrigento per referenze…). Piuttosto a chi ha già seguito la strada di Ronchi, vecchia di vent'anni e fallita un po' ovunque, son rimasti dei bei debiti da coprire e le proteste dei cittadini che si ritrovano un servizio più caro e qualitativamente peggiore (o al massimo identico). Il Forum invita tutti i Comuni a non farsi abbindolare da questa ennesima deregulation a spese dei cittadini e li invita a raggiungere le centinaia di sindaci che sono già uniti nel “Coordinamento nazionale enti locali per l'acqua pubblica”. E chiede al ministero la pubblicazione del proprio documento con pari dignità sul sito internet http://www.politichecomunitarie.it. Se operazione verità deve essere il punto di vista di chi propone l'abrogazione della “norma Ronchi” con un referendum crediamo sia imprescindibile. Potete leggere il documento “Ministro Ronchi, l'accusatio è manifesta” su www.acquabenecomune.org. Disponibili a qualsiasi chiarimento e confronto.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

mercoledì 16 giugno 2010

Riciclare i rifiuti si può: il modello del Centro Riciclo Vedelago



“Io non voglio più nemmeno chiamarli rifiuti, per me sono materiali”. Queste parole sintetizzano meglio di qualunque altra il pensiero che in questi anni ha animato Carla Poli, titolare del Centro Riciclo Vedelago, situato in provincia di Treviso.
Il Centro di Riciclo di Vedelago si occupa di separazione e riciclaggio di rifiuti. La peculiarità di questo impianto è data dalla percentuale di rifiuti che riesce a riciclare: circa il 99%.

Carla Poli si infuria quando le amministrazioni da lei contattate le dicono che il contesto culturale non permette risultati analoghi in altre regioni d’Italia. “La gente non è mica stupida! I sindaci dicono ‘qui da noi non c’è la cultura’. Io dico: signor sindaco lei sta dando del deficiente ai suoi cittadini! Non credo che nel suo paese le persone non sappiano distinguere tra un giocattolo e una bottiglia!”.
Proprio dalle amministrazioni deve partire il processo virtuoso per una giusta politica del rifiuto. È necessaria, infatti, un’accurata separazione dei rifiuti, ma soprattutto una raccolta differenziata mirata già in partenza al riciclo.
Spesso si misurano le percentuali della raccolta differenziata, senza controllare quanti di questi materiali vengano effettivamente riciclati.

La Società Centro Riciclo Vedelago srl gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti. L'attività consiste nel ricevere le frazioni secche riciclabili dei rifiuti urbani e assimilati, selezionare i materiali in base alla composizione merceologica, compiere le operazioni necessarie per la riduzione volumetrica, gestire la fase di destinazione in uscita delle singole tipologie di materiali che, in relazione alla possibilità di riutilizzo, vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi.

L'input: conferiscono presso il Centro Comuni, Consorzi di Comuni e Aziende produttive che attuano la raccolta differenziata. Il conferimento viene autorizzato solo in presenza di sicura possibilità di riutilizzo dei materiali selezionabili, di una raccolta differenziata, cioè, ben condotta.
L'output: per la consegna dei materiali in uscita il Centro è convenzionato con consorzi nazionali di filiera; per la consegna dei materiali selezionati il Centro ricerca nel mercato le destinazioni più idonee e remunerative.

Centro Riciclo Vedelago
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano