sabato 15 maggio 2010

MARCIA PER LA PACE PERUGIA ASSISI 2010

Una grande occasione di confronto e approfondimento su tutti i più scottanti problemi della pace.

giovedì 13 maggio 2010

Quale democrazia? Partiti e cittadini nei Servizi di Pubblica Utilità - la conferenza di Lunedì 10 maggio 2010

La presentazione, moderatore Giancarlo Brunetti, del Laboratorio per un'altra San Casciano
Giulio Citroni, Università della Calabria
Francesco Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Il pubblico
Un momento del dibattito

Alcune immagini della conferenza che ha avuto luogo lunedì 10 maggio 2010 nella biblioteca di San Casciano Val di Pesa.Anche in questa conferenza, abbiamo avuto l'opportunità di approfondire alcuni temi essenziali del momento di transizione che si sta vivendo, e specificamente in questa occasione: è possibile un modello di democrazia che preveda una vera partecipazione da parte del cittadino? Come?
I nostri ospiti: Giulio Citroni, politologo, autore di Mai più soli e Tra Stato e Mercato, come esperto delle questioni inerenti alla Democrazia partecipata e alla privatizzazione dei servizi pubblici - già stato nostro ospite nella conferenza sulla privatizzazione dell'acqua - e Francesco Gesualdi, del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, la comunità da anni impegnata nelle questioni sociali e nella sperimentazione di modelli alternativi di gestione economica all'insegna di una semplice domanda: "come mai un mondo tanto ricco produce tanta povertà?".

Altre immagini a questo indirizzo:http://www.flickr.com/photos/laboratorioperunaltrasancasciano/

Quale democrazia? Partiti e cittadini nei Servizi di Pubblica Utilità - la conferenza di Lunedì 10 maggio 2010

La presentazione, moderatore Giancarlo Brunetti
Giulio Citroni, Università della Calabria
Francesco Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Il pubblico
Un momento del dibattito
Alcune immagini della conferenza che ha avuto luogo lunedì 10 maggio 2010 nella biblioteca di San Casciano Val di Pesa.

Anche in questa conferenza, abbiamo avuto l'opportunità di approfondire alcuni temi essenziali del momento di transizione che si sta vivendo, e specificamente in questa occasione: è possibile un modello di democrazia che preveda una vera partecipazione da parte del cittadino? Come?
I nostri ospiti: Giulio Citroni, politologo, autore di Mai più soli e Tra Stato e Mercato, come esperto delle questioni inerenti alla Democrazia partecipata e alla privatizzazione dei servizi pubblici - già stato nostro ospite nella conferenza sulla privatizzazione dell'acqua - e Francesco Gesualdi, del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, la comunità da anni impegnata nelle questioni sociali e nella sperimentazione di modelli alternativi di gestione economica all'insegna di una semplice domanda: "come mai un mondo tanto ricco produce tanta povertà?".

Altre immagini a questo indirizzo:
http://www.flickr.com/photos/laboratorioperunaltrasancasciano/

Stop al consumo di territorio, l'appello di Torino: Paesaggio Bene Comune

L'incontro nazionale promosso dal Movimento per lo Stop al Consumo di Territorio e dal Comitato “Non grattiamo il cielo di Torino” e svoltosi nella giornata di Sabato 17 Aprile con la partecipazione di molti esponenti di rango dell'associazionismo, dell'urbanistica e della cultura italiana, si è concluso con un forte appello conclusivo che suona come un richiamo all'azione per tutti i cittadini della nostra nazione ...

Sprawl e verticalizzazione delle città sono espressioni speculari del consumo ingiustificato di territorio conseguente alla valorizzazione economica dei patrimoni privati che porta al degrado dei beni comuni e all’aumento del disagio per gli abitanti.

Nel corso dell’incontro nazionale “Paesaggio Bene Comune” promosso dal movimento “Stop al consumo di territorio” e dal Comitato “non grattiamo il cielo di Torino”, presso la sede della Provincia di Torino, oltre 200 tra cittadini, esperti, rappresentanti di associazioni e di comitati, provenienti da varie parti del Paese, hanno discusso e si sono trovati d’accordo intorno al tema del Paesaggio - “sintesi di elementi naturali e costruiti nella quale la comunità dei cittadini si riconosce” (Convenzione UE, 2000) - come “Bene Comune”.

Dopo aver messo a confronto esperienze e studi, essi si rivolgono al Paese, al mondo della cultura, della politica e dell’economia per denunciare una generalizzata gestione del territorio che non riesce a controllare i processi, anche necessari, di trasformazione e produce un degrado del paesaggio che è sotto gli occhi di tutti: dissesto idrogeologico, inquinamento, contesti ambientali naturali compromessi, distruzione delle aree agricole, incontrollato allargamento dei confini urbani, degrado di contesti storico artistici, patrimonio immobiliare inutilizzato o sotto utilizzato, nascita di nuovi quartieri privi di servizi e di qualità, con perdita di identità sociale e culturale dei centri e delle periferie.

La difesa dei territori agricoli e naturali da ulteriori infrastrutturazioni e urbanizzazioni va di pari passo con la difesa della storia delle funzioni e del paesaggio delle nostre città penalizzate sia da espansioni ingiustificate a bassa densità sia da densificazioni esasperate, che occupano aree dismesse o vuoti urbani, miracolosamente scampati alle precedenti speculazioni edilizie. La verticalizzazione delle città storiche che non risolve il problema del consumo del suolo, ma al contrario introduce processi di snaturamento dei contesti sociali e di degrado del paesaggio, è inoltre condotta in assenza di un censimento dei bisogni reali ed è guidata dalla logica della mera valorizzazione immobiliare. Le Amministrazioni locali, strangolate dai tagli statali ai bilanci, cercano di tamponare la crisi incamerando oneri di urbanizzazione e introiti da vendite di aree pubbliche e demaniali (inclusi fiumi e coste) avviando dinamiche che, invece di controllare le rendite e la speculazione, ne diventano il motore principale. Queste pratiche, alimentate da scelte politiche ed economiche miopi, vanno in controtendenza rispetto a una opinione pubblica in cui sta invece crescendo la consapevolezza del valore del paesaggio come bene comune, ricchezza e risorsa di tutti i cittadini, tutelato dalla Costituzione, e particolarmente significativo per un paese ricco di storia e di intensa antropizzazione come l'Italia. E’ dunque necessario e urgente contrastare lo spreco del territorio e l’edificazione in altezza nei contesti paesistici consolidati, attraverso azioni forti per riportare l'architettura e l'urbanistica ad una gestione equilibrata e di qualità del territorio, nell'interesse generale.

L’incontro si è svolto a Torino per chiedere inoltre una pausa di riflessioni sull’introduzione dei grattacieli in una città che ha iniziato a trasformarsi da polo industriale a centro culturale, della ricerca e tecnologico del terzo millennio, anche nella prospettiva delle celebrazioni per il 2011, centocinquantesimo anniversario dell'Unità di Italia. Il paesaggio urbano, integrato nel suo contesto naturale e montano, è elemento fondamentale del patrimonio collettivo di questa città: chiediamo per questo uno stop ai progetti di grattacieli già autorizzati e in generale allo sviluppo verticale nel centro e nei nuovi quartieri. Non intendiamo mettere in discussione le prerogative di nessuno, ma chiedere saggezza, lungimiranza e disponibilità a valutare soluzioni diverse. Un confronto culturale, tecnico e urbanistico di questo tipo non potrebbe che onorare la tradizione democratica e pluralista di Torino e dell'Italia.

“Paesaggio Bene Comune” è infine l'appello che noi lanciamo a cittadini, studiosi e amministratori per collaborare in tutte le regioni italiane affinché si metta davvero mano alla formazione dei piani paesaggistici, come prescritto dal codice, e ai conseguenti piani urbanistici, si dia vita ad un censimento del patrimonio edilizio esistente e non utilizzato e si fermino i processi di espansione edilizia e di trasformazione del territorio che non siano attentamente valutati sotto tutti i profili della sostenibilità ambientale, paesaggistica, sociale, culturale. La vera sostenibilità sarà la capacità di conservare, restaurare e valorizzare, nell’interesse di tutti, con attenzione e garbo, l'immenso patrimonio culturale e ambientale - il Paesaggio - del nostro Paese.

Torino, 17 aprile 2010

Continuano a svilupparsi, dunque, iniziative, proposte, idee in tutta Italia all'insegna dello "Stop al Consumo di Territorio", proviamo a sintetizzare:

1. L'appello di Torino: Paesaggio Bene Comune. Sala gremita il 17 Aprile scorso per l'assemblea/Convegno promossa dal Movimento e dal Comitato "Non Grattiamo il Cielo di Torino" e dedicata al non consumo di suolo e di spazio, ospiti Edoardo Salzano, Vezio De Lucia, Alberto Asor Rosa, Domenico Finiguerra e centinaia di Urbanisti, Architetti, Militanti ... Al termine è stata siglata una Mozione/Appello che potete leggere qui (e che vi invitiamo a diffondere):
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=271&Itemid=56

2. Aggiornamenti su campagna "SI' al fotovoltaico, ma non su terreni liberi". Ad appena 5 mesi dall'avvio di questa nostra "campagna nella campagna", è ormai assolutamente evidente che il tema della corretta coniugazione fra energie da rinnovabili e salvaguardia dei terreni fertili è - finalmente - entrato nel pieno dell'attenzione di amministratori e cittadini. Ne siamo contenti ed assistiamo ora agli sviluppi, mentre molti Sindaci e Consigli comunali ci stanno chiedendo un aiuto nel "dire di No" in assenza di regolamentazioni a loro sostegno. Abbiamo pertanto inviato al Ministro dello Sviluppo Economico ed al Presidente della Conferenza Unica Stato-Regioni-Autonomie Locali una richiesta perentoria: fermate tutte le procedure autorizzative in corso fino a che le Linee Guida (promesse nel 2003 e non ancora emanate ...) non verranno finalmente proposte a salvaguardia di una corretta pianificazione nazionale:
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=272&Itemid=49

3. Il 25 Aprile è partito il lungo trekking GeMiTo lungo l'ex triangolo industriale, che vede l'aiuto operativo ed il sostegno del nostro Movimento: dopo le tappe tra Genova ed il Monferrato astigiano ci incontreremo ancora in qualcuna delle tappe del percorso?
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=175&Itemid=37

4. Il 24/25 Aprile, invece, è stato il primo weekend di banchetti in tutta Italia per la raccolta firme a sostegno dei 3 referendum a salvaguardia della gestione pubblica degli acquedotti: anche noi siamo in prima fila, perchè suolo ed acqua sono ... la stessa "battaglia":
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=273&Itemid=49

5. Si può dichiarare un luogo "di notevole interesse pubblico" ? Sì, si può ... E questa è una strada pilota che qualcuno sta iniziando a sperimentare:
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=270&Itemid=49


Fonte: Stop al Consumo di Territorio

mercoledì 12 maggio 2010

PARIGI, L'ACQUA TORNA PUBBLICA

Se dopo aver letto l'intervento sul Manifesto del nuovo presidente di Publiacqua SpA, Erasmo D'Angelis,  ci viene voglia di pensare ad una "alternativa" al modello di gestione dei servizi di pubblica utilità da lui proposto,  quest'articolo sulla ripubblicizzazione dell'acqua a Parigi apparso su Terra lo scorso 6 aprile 2010 ci offre alcuni suggerimenti ...


leggi l'articolo

IL MODELLO TOSCANO TRA PUBBLICO E PRIVATO SECONDO ERASMO D'ANGELIS

In un articolo apparso lo scorso 4 aprile 2010 sul Manifesto, Erasmo D'Angelis, nuovo presidente di Publiacqua SpA, dice la sua sul modello toscano "tra pubblico e privato" di gestione dei servizi di pubblica utilità.
Una posizione la sua che non può che trovarci ... all'opposizione.


leggi l'articolo

martedì 11 maggio 2010

22 MAGGIO MANIFESTAZIONE REGIONALE A MONTALE CONTRO GLI INCENERITORI

LABORATORIO PER UN'ALTRA SAN CASCIANO-RIFONDAZIONE COMUNISTA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE
 
APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE REGIONALE di SABATO 22 MAGGIO a MONTALE-AGLIANA
NO AL CICLO INTEGRATO RIFIUTI-ENERGIA
CONTRO TUTTE LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO
PER LA DIFESA DI BENI E LUOGHI COMUNI: SALUTE, ACQUA, ENERGIA, RIFIUTI, BIODIVERSITA’

Montale è uno dei luoghi simbolo dal quale possiamo pretendere l’ abbandono dell’ intero ciclo nocivo e costoso dell’ incenerimento : dagli inceneritori per rifiuti industriali ed urbani, agli impianti per la produzione di Cdr, alle‘centrali a biomasse’. Un ciclo insostenibile per ragioni di sicurezza sanitaria e ambientale; un ostacolo per la difesa della salute umana e della biodiversità e per far diventare prioritaria la conservazione della materia. La grave situazione sanitaria, ambientale, economica del termocancrovalorizzatore di Montale ( proprietà del CIS, la S.p.A. pubblica che gestisce l’ inceneritore ) riassume tutti i problemi strutturali comuni a inceneritori, centrali a biomasse, dissociatori molecolari e impianti per la produzione di Cdr.
A Montale le analisi autoprodotte dal “Comitato contro l’ inceneritore” hanno documentato la contaminazione del latte materno da pcb e diossine, dimostrando la corrispondenza tra le molecole dioxin-like trovate nel latte materno, quelle emesse dall’ inceneritore e quelle trovate nella carne di pollo dall’ Arpat e dall’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio.
Ci costringono ad avvelenare i nost ri figli fin dall’ allattamento al seno !
NO AL CICLO INTEGRATO RIFIUTI - ENERGIA
Chiusura degli inceneritori in esercizio per devastazione sanitaria e ambientale;
Stop a nuovi inceneritori, alle centrali a biomasse e per rifiuti biodegradabili, a impianti di dissociazione molecolare e gassificatori;
Stop agli impianti di trasformazione termica dei rifiuti in CDR (combustibile derivato da rifiuti ), come quello di Badia a Pacciana, Pistoia finalizzato ad alimentare l’ inceneritore di Montale e quello previsto a Case Passerini;
Stop all’ assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti industriali, una pratica truffaldina che scarica nelle nostre tasche e nei nostri polmoni i costi e le tossicità delle industrie, e una perversa caratteristica della regione Toscana peraltro inadempiente rispetto agli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata da lei stessa fissati;
Per costruire concretamente e a partire dal basso la strategia Rifiuti Zero secondo un modello ciclico che rispetti il vivente, la biodiversità e conservi la materia : riduzione, riparazione, riutilizzo; compostaggio e riciclaggio complessivi; ricerca. Un ciclo virtuoso che porta reddito e occupazione non precaria e “pulita”.
Ma Montale e la piana Firenze Prato Pistoia riassumono anche le tante aggressioni all’ ambiente e le devastazioni del territorio comuni a tutta la Toscana.
Il territorio della piana Firenze Prato Pistoia è malato. I territori dell’ intera Toscana - costa, pianure interne, colline, valli e montagne - sono malati.
Territori gravemente compromessi, sottoposti come sono ad un quotidiano stress di lunga durata.
Territori dove il rischio sanitario per donne, uomini, bambine, bambini fa ormai parte – tragicamente - del vissuto quotidiano; dove la precarietà si estende sempre più diffusamente alle relazioni sociali, alla salute individuale e collettiva, all’ abitare nel suo complesso, alla biodiversità resa vulnerabile fin dentro i suoi codici genetici più intimi.
Dunque i territori della Toscana non hanno bisogno di ulteriori stress, di nocività, di precarietà sanitarie e sociali, di nuove cementificazioni, di nuove pesanti infrastrutture. Hanno invece urgente bisogno di terapie adeguate, di estese bonifiche sanitarie e territorial i; di nuove economie basate sul risparmio di materia e
energia, su una occupazione stabile in cicli produtt ivi “puliti” ; dell’ azzeramento della precarietà.
Di fronte a questa situazione di grave malattia, il nuovo presidente della regione Rossi propone un programma che estende e aumenta le situazioni di stress territoriale, con la previsione di nuovi cicli produttivi
sporchi, a precarietà crescente. COME ?
Una nuova pesante infrastrutturazione del territorio : trasporti – energia/rifiuti. Sanità basata unicamente sulla cura e sull’ ospedalizzazione e non su prevenzione primaria e lotta alle nocività. Una vera industria agricola e della trasformazione agroalimentare (alla faccia delle filiere corte !), collegata al business della combustione delle biomasse e degli agrocombustibili. Centralizzazione antidemocratica con estensione dei processi privatizzazione e liberalizzazione dei servizi: multiutilities e oligopoli; creazione di un Ato unico regionale dell’ acqua, in attesa dell’ Ato unico per rifiuti, gas……….Un Polo energetico cost iero che vede già oggi la presenza di otto centrali termoelettriche su nove e l’ unica raffineria regionale : riconversione a carbone delle centrali Enel di Livorno e di Piombino, secondo impianto di rigassificazione a Rosignano dopo quello offshore al largo di Tirrenia, centrali a biomasse a Livorno e Piombino/Val di Cornia; nuovo megainceneritore a Livorno. Estensione del Ciclo Integrato di gestione dei rifiuti urbani e industriali con la centralità assegnata a inceneritori, impianti Cdr, combustioni.
Di fronte a questa situazione di rinnovato attacco alla salute e al territorio; al rilancio di nuove pesanti infrastrutture, di un’ ulteriore mercificazione e privatizzazione di acqua, gas, patrimoni e servizi pubblici - collettivi per COSTRUIRE LA PRIMA MANIFESTAZIONE REGIONALE - SABATO 22 MAGGIO ore 15.00 A MONTALE - IN RISPOSTA AL NOCIVO E AGGRESSIVO PROGRAMMA DELLA GIUNTA ROSSI, AD UN MESE DAL SUO INSEDIAMENTO

LANCIAMO UN APPELLO PER UN’ AMPIA MOBILITAZIONE CONTRO TUTTE LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI DEL TERRITORIO - PER LA DIFESA DI BENI E LUOGHI COMUNI ( a parti re da acqua, energia, rifiuti ) - PER LA MESSA IN COMUNE DI CONOSCENZE, ESPERIENZE, PRATICHE DI RESISTENZA E PROGETTUALITA’
Una manifestazione colorata, multiforme, allegra e determinata alla quale chiamiamo le persone e le comunità
aggredite da inceneritori, discariche, centrali a biomasse, impianti CDR, dissociatori molecolari; i comitati che lottano per la difesa della salute e del loro territorio e che hanno avuto la capacità di costruire alternative credibili di gestione dei rifiuti senza combustioni.
Alla quale invitiamo calorosamente, perché parte della stessa lotta, anche l’ insieme del movimento
toscano che si batte per la difesa dei beni e dei luoghi comuni : movimento toscano dell’ acqua, movimenti
no centrali e contro il rilancio del nucleare, comitati contro i rigassificatori, contro le centrali termoelettriche; contro l’elettrosmog; movimento No Tav e contro il sottoattraversamento Tav di Firenze, contro i poli estrattivi, …….movimenti di lotta per la casa, contro le cementificazioni e le rendite fondiarie; contro ulteriori grandi e meno grandi opere; quanti rivendicano spazi per uso collettivo; la rete dei comitati toscani per la difesa del territorio; movimento contadino altragricoltura, movimento dei rurali e degli ecovillaggi che rivendicano insieme a noi il diritto alla Sovranità Alimentare che pone quali condizioni i rrinunciabili la produzione di cibi sani e non contaminati, l’ ac cesso alla terra, l’ agricoltura ecosi stemica a bassi ssimo uso di energia.
RIPRENDIAMOCI LA PIAZZA - LIBERIAMO I TERRITORI - DIFENDIAMO LA SALUTE
Vogliamo la bonifica dei territori, il risanamento dei luoghi rendendoli accessibili e realmente aperti all’ altro, al migrante, al diverso . Vogliamo costruire virtuose solidarietà nelle relazioni tra donne, uomini, Natura; porre al centro i cicli vitali non lo sfruttamento della Natura e la mercificazione dei beni e dei luoghi.
Siamo abituati a partire dalle concrete esigenze del territorio e vogliamo riappropriarcene come un esteso
contemporaneo uso civico.

Coordinamento toscano rifiuti zero
Coordinamento dei comitati della piana Firenze, Prato, Pistoia

Vi chiediamo di aderire all’ Appello, di costruire la mobilitazione, di partecipare alla manifestazione regionale di sabato 22 maggio, ore 15.
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano