venerdì 8 maggio 2009

Asor Rosa: voto De Zordo perché difende l'ambiente


Ingrandimento dell'articolo
Un articolo comparso su La Repubblica di Firenze, 08.05.09. Intervista ad Asor Rosa, storico della letteratura, intellettuale impegnato, portavoce del Coordinamento dei Comitati per la difesa del territorio. Presenta le motivazioni al proprio voto alla lista di cittadinanza Per Unaltracittà di Ornella De Zordo, la quale, di programma affine a quello della lista Per un'Altra San Casciano – come altre forze politiche non direttamente presenti sul territorio – la appoggia.

mercoledì 6 maggio 2009

Il Nuovo Corriere di Firenze 6 maggio 2009

Il Manifesto 6 maggio 2009

VERDI E ROSSI SHAKERATI, COCKTAIL CIVICO

06/05/2009 Il Nuovo Corriere di Firenze

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lunedì 4 maggio 2009

Lunedì 4 maggio, ore 21,15 - Casa del Popolo di San Casciano Val di Pesa

PER CAMBIARE INSIEME
PER DIFENDERE I DIRITTI COLLETTIVI,
I BENI COMUNI, IL TERRITORIO E LA SALUTE


Lista Laboratorio per un'altra San Casciano
Partito della Rifondazione Comunista
LUNEDÌ 4 maggio, ore 21,15
Presso la Casa del Popolo di San Casciano

Presentazione pubblica del programma comune e del candidato sindaco della coalizione
Questo apparentamento nasce da un percorso di confronto e di incontro non da accordi di vertice o da patti spartitori di posti e incarichi. È la dimostrazione che a partire dal basso si possono costruire occasioni di ricomposizione e di unità nel vasto fronte della sinistra, dei movimenti di critica a questo modello di sviluppo, del mondo del lavoro, della solidarietà, del pacifismo e dell'ambientalismo.
Il programma comune caratterizza questa alleanza (e caratterizzerà la rappresentanza consiliare futura) come ALTERNATIVA alla attuale maggioranza di governo locale, a partire da temi determinanti quali l'opposizione all'INCENERITORE nell'area di TESTI, o la difesa dell'ACQUA PUBBLICA, contro la sua già attuata privatizzazione, o la CITTADINANZA ATTIVA per una gestione della cosa pubblica realmente partecipata. Durante la serata sarà possibile firmare per la presentazione delle liste.

Intervengono

Monica Sgherri
Consigliere regionale di Rifondazione comunista

Ornella de Zordo
Lista Per un'altra Provincia

Beppe Banchi
Candidato provinciale di Rifondazione comunista

Luca Ragazzo
Consigliere provinciale dei Verdi


conclude

LUCIA CARLESI
Candidata sindaco

Programma Amministrativo

ELEZIONI AMMINISTRATIVE
SAN CASCIANO VAL DI PESA, 6-7 GIUGNO 2009

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO

presentato da
LABORATORIO PER UN’ALTRA SAN CASCIANO
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

LUCIA CARLESI
candidata sindaco




Il “Laboratorio per un’altra San Casciano” e il “Partito della Rifondazione Comunista” sostengono la candidatura a sindaco di Lucia Carlesi, indipendente ed esponente della lista civica.
La candidatura, così come il programma elettorale, sono frutto del confronto e dell’incontro tra una lista civica di persone senza partito (Laboratorio per un’altra San Casciano) e una lista di partito (Rifondazione Comunista).
L’intesa rappresenta un’alternativa al PD e alla attuale maggioranza, su temi assai chiari di governo del territorio (l’inceneritore, la tutela dei posti di lavoro, la cementificazione, la gestione di un’agricoltura eco compatibile, l’acqua pubblica) non su questioni ideologiche astratte.
Da qui la radicalità nei contenuti e la chiarezza nella collocazione istituzionale futura.
Crediamo che questo processo di unificazione di forze diverse, di partiti e di movimenti, di forze organizzate e cittadini senza partito, sia stato possibile perché il percorso di discussione è nato da un confronto sul futuro della nostra comunità, partendo dalle esperienze e dalle lotte di questi anni su temi fondamentali per una gestione sostenibile delle risorse e del territorio.


LEGENDA:
Democrazia partecipata - Trasparenza nell'azione dell'Amministrazione comunale
Programmazione urbanistica e Tutela del Territorio
Mobilità
Economia sostenibile, Lavoro e Agricoltura
Formazione e Cultura
Energia
Rifiuti
Acqua
Ambiente e Salute
Politiche sociali


DEMOCRAZIA PARTECIPATA
TRASPARENZA NELL’AZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Bilancio partecipato.
Dedicare una percentuale delle risorse del bilancio a forme di sperimentazione del bilancio partecipativo.

Comune trasparente e aperto ai cittadini.
Dare realizzazione ed efficacia concreta a strumenti di partecipazione come forum tematici, in particolare in occasione di scelte comunali di particolare importanza.
Indire il Consiglio Comunale aperto su materie di particolare rilevanza, prevedendo l'audizione di esperti e l'ascolto di vari orientamenti.
Fornire la massima pubblicizzazione degli atti e delle decisioni prese dal Consiglio Comunale.
Prevedere spazi nei quali il consigliere comunale si renda disponibile all'ascolto e al confronto diretto con i cittadini.
Riaprire la discussione sulle forme di gestione dei servizi (acqua, rifiuti, ecc.), facendo una riflessione approfondita sul ruolo delle sociteà partecipate, sulla loro necessità e sulle modalità per recuperare trasparenza, controllo e credibilità.


URBANISTICA
Fermare la crescita illimitata di nuove costruzioni (residenziale e produttiva) e favorire le ristrutturazioni finalizzate alla efficienza energetica, alla bioarchitettura, alla sostenibilità ecologica del costruito.

Arrestare il consumo di suolo, difendere le vocazioni del territorio. Il Regolamento Urbanistico non dovrà dare corso alle previsioni massimali di crescita previste nel Piano Strutturale appena varato.

Favorire le abitazioni per le fasce deboli della società (giovani senza reddito fisso, precariato, nuove coppie, anziani, ecc.), attraverso il riuso e la ristrutturazione di edifici fatiscenti o in abbandono; il ruolo dell’amministrazione può essere quello di censire, orientare, trattare con i privati proprietari, organizzare bandi, mettendo strutture e competenze.

Favorire le piccole trasformazioni necessarie per la vita e le attività quotidiane, contrastando invece le regole fatte su misura per i grandi affari immobiliari.

Ridiscutere le scelte sbagliate, a partire dalla Variante Antinori e dalla casa di riposo per anziani. Siamo inoltre contrari all’operazione di dismissione del vecchio palazzo comunale per farvi un albergo, con realizzazione in elevazione all’area Stianti di un nuovo edificio comunale.

Costruire sostenibile: Bioclimatica, risparmio energetico, produzione diffusa da rinnovabili, reti idriche duali, fitodepurazione obbligatori per tutte le nuove edificazioni residenziali, produttive e commerciali.

Due parchi fluviali, per valorizzare il nostro territorio.
Proponiamo la creazione di due parchi fluviali, con carattere agricolo-naturalistico, per la PESA e la GREVE. L’amministrazione comunale, oltre a farsi carico di un coordinamento con i comuni contermini per realizzare un simile progetto, dovrà anticiparne l’attuazione a partire dal primo Regolamento Urbanistico.


MOBILITÀ
Il problema della mobilità, ovvero del traffico, dei trasporti e della presenza dei relativi mezzi sul territorio, costituisce uno dei fattori più influenti la qualità della vita, l’impatto ambientale e la programmazione economico-sociale.
Appare evidente come le modalità con cui è stato fin’ora affrontato da parte delle amministrazioni territoriali, unitamente allo stile di vita degli utenti, non ha risolto il problema, ma anzi ha determinato aggravi al territorio e alla salute dei cittadini.

LE NOSTRE PROPOSTE
• Favorire e potenziare il trasporto pubblico e collettivo.
• Incentivare l’uso di mezzi di mobilità condivisa, soprattutto per il collegamento tra il capoluogo e le frazioni.
• Realizzare itinerari e piste ciclabili.
• Mantenere e tutelare la rete di percorsi aperti al pubblico consistente nelle strade bianche, impedendone anche l’asfaltatura e prevedendo espliciti divieti di transito ai mezzi motorizzati nei sentieri, per contenere l’invadenza del cross e dei fuoristrada
Rivedere le modalità di gestione dei parcheggi.
• Sostituire l’uso dei parchimetri favorendo l’impiego di giovani disoccupati e di categorie svantaggiate.


ECONOMIA SOSTENIBILE LAVORO E AGRICOLTURA
LAVORO

L’Amministrazione comunale deve attivarsi perché i soggetti economici:
Garantiscano ai lavoratori condizioni di lavoro salubri e sicure, retribuzioni eque, comportamenti corretti e rispettosi nei loro confronti.
Adottino azioni positive per la rimozione di ogni forma di discriminazione nell’accesso al lavoro e per l’inclusione sociale delle categorie di persone svantaggiate (diversamente abili, immigrati, indigenti, emarginati, ex detenuti ecc.);
adottino sistemi produttivi il cui funzionamento abbia un impatto per quanto possibile ridotto sugli ecosistemi.
Si impegnino a non utilizzare materie prime, macchinari, strumenti e servizi prodotti o forniti nel mancato rispetto dei suddetti criteri e, più in generale, secondo condotte moralmente non accettabili.
Rispettino i limiti e le normative di legge relativamente ai diversi impatti ambientali e sanitari: lavoro, rispetto dell’ambiente e tutela della salute non sono diritti contrapposti e devono avere pari dignità.


AGRICOLTURA
Valorizzare e favorire un’agricoltura sostenibile e di qualità, mantenere la bellezza del paesaggio rurale. Sostenere la creazione di filiere corte di produzione, distribuzione e consumo.

Promuovere ed implementare:
Le attività rurali finalizzate prioritariamente all’autoconsumo (orti sociali, uso dei territori marginali).
Prodotti locali provenienti da colture e/o allevamenti biologici/biodinamici;
GAS Gruppi di Acquisto Solidale.
Farmer’s Market locali (mercati dei contadini).
Il prezzo equo e solidale dei prodotti.
Pratiche e sistemi per evitare lo spreco alimentare, energetico, dell’acqua.
Last Minute Market: trasformare lo spreco in risorsa. Con questi sistemi è possibile il recupero delle merci alimentari invendute (prossime alla scadenza), che non hanno più un valore commerciale, ma sono ancora idonee per il consumo (Coop e punti di ristorazione locale).


COMMERCIO e ARTIGIANATO
Le attività commerciali nei centri storici significano vivibilità, ma anche qualità della vita, possibilità di muoversi senza auto per fare la spesa, benessere diffuso grazie ai posti di lavoro collegati.
No a nuovi centri commerciali: San Casciano ha già un centro commerciale, non ne servono altri e soprattutto non servono CENTRI COMMERCIALI all’interno di operazioni di nuova edificazione prossime al centro del comune (quale quello previsto nell’area ANTINORI).
Istituire in maniera permanente una consulta fra operatori commerciali e l’Amministrazione comunale al fine di meglio definire e valorizzare le potenzialità del centro storico in rapporto con il territorio circostante.
Salvaguardare e rilanciare tutti quei mestieri e tradizioni lavorative e artigianali del luogo (fiascai, intagliatori, cesellatori, impagliatori, piccoli restauratori).


TURISMO
Favorire e sostenere un turismo lento e sostenibile, l’ospitalità diffusa, legata a fabbricati esistenti e ad attività agricole. Siamo invece contrari ad incrementi di nuove strutture alberghiere e alla trasformazione spinta di immobili rurali in villaggi-vacanze.


LE AREE INDUSTRIALI DI TESTI E FALCIANI
Va contrastata la prospettiva di un polo industriale “rifiuti-energia-cemento” del tutto estraneo dal contesto territoriale. Fermare nuove previsioni edificatorie
Il polo industriale di Testi, rappresenta già oggi una notevole criticità ambientale per la presenza del cementificio, dell’attività estrattiva nell’area mineraria e di un impianto di betonaggio.
Consideriamo perciò inaccettabili i nuovi impianti industriali previsti (inceneritore, centrale turbogas e riavvio del gassificatore) che sarebbero ulteriormente peggiorativi della qualità ambientale e sanitaria dell’area.
Il Regolamento Urbanistico (RU) dovrà individuare azioni concrete di riqualificazione dell’area mineraria e una diminuzione delle volumetrie attuali.
Lo stabilimento deve garantire un complessivo adeguamento degli impianti e delle tecnologie in modo da diminuire l’impatto sulla popolazione e sul territorio. Non consentire l’utilizzo di CDr e CDR-Q nel forno del cementificio.
Il RU dovrà individuare le modalità di monitoraggio delle ricadute delle emissioni in quelle aree del nostro comune direttamente interessate dall’attività dell’impianto industriale.
In ogni caso la previsione impiantistica deve essere supportata da una VAS (Valutazione ambientale strategica) e da una VIS (Valutazione impatto sanitario), oltre a indagini e monitoraggi per verificare la biocccumulazione che può essersi determinata nel tempo.

L’area industriale di Falciani rappresenta tutt’oggi un’area critica essendo stata sede di un impianto per l’incenerimento di rifiuti e non essendo ancora state bonificate le due discariche abusive conseguenza dell’attività stessa dell’inceneritore.
Le aree inquinate devono essere immediatamente bonificate (per quanto riguarda l’area Le Mandrie con atto in surroga da parte dell’amministrazione comunale).
Occorrono indagini esaurienti per verificare lo stato del suolo, del sottosuolo, delle falde acquifere in seguito all’inquinamento determinato dall’inceneritore e dalle discariche.
Per la criticità idrogeologica riteniamo che l’area non sia idonea ad ulteriori espansioni delle aree produttive, in particolare per quanto riguarda l’impianto di trattamento di RSU.


FORMAZIONE E CULTURA
Riteniamo che in questo ambito il ruolo dell’iniziativa pubblica sia insostituibile e perciò proponiamo di:
Sostenere e potenziare le strutture scolastiche pubbliche.
Promuovere iniziative per ridurre il tasso di abbandono scolastico.
Rafforzare l’accoglimento culturale Ampliare e potenziare i servizi della biblioteca comunale.
Costruire un museo del territorio Raccogliere la documentazione sulla storia e la geografia del territorio, dalle origini fino ad oggi, per costituire un primo nucleo di un “museo del territorio”, da ospitare nei piani superiori del nuovo Museo di arte sacra.
Aumentare i centri di ricerca, rilanciare l’attività dell’azienda universitaria di Montepaldi estendendo i suoi settori di intervento, costituendo per esempio anche un centro di ricerca avanzata nel campo dell’apicoltura.
Rafforzare il sostegno alle attività del teatro Niccolini in funzione di una sempre maggiore apertura della struttura.
Aumentare le risorse dedicate alle attività culturali e artistiche.
Realizzare spazi di aggregazione (coperti e polivalenti) per l’incontro e l’informazione dei cittadini, con attenzione particolare rivolta a centri di aggregazione per giovani.
Promuovere la cultura della pace e difesa dei diritti delle persone ed in particolare dei soggetti più deboli (anziani, migranti, poveri, ecc.), degli animali, del territorio.
Sostenere selettivamente le attività delle associazioni sportive, premiando quelle che siano rivolte alla formazione sportiva di qualità ed assicurando una maggiore pluralità nell’offerta delle attività sportive.


ENERGIA
RIDURRE L’USO DELLE FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI

NO AL NUCLEARE Così come in generale, per il nostro Comune ribadiamo la nostra contrarietà al nucleare e proponiamo di vietare ogni attività o deposito di materiale radioattivo sul suolo comunale.
SÌ ALLE ENERGIE RINNOVABILI E AL RISPARMIO ENERGETICO

LE NOSTRE PROPOSTE

No alla centrale elettrica a metano di Testi perché:
impiega una risorsa che sarà sempre più scarsamente reperibile;
determina un aumento netto della produzione di gas serra;
non rappresenta un interesse pubblico;
aggrava le condizioni di già scarsa qualità dell’area e di impatto ambientale nella zona.

Pianificare e risparmiare energia
Predisposizione di un piano eco-energetico comunale.
Efficienza e risparmio: interventi, regolamenti, incentivi, formazione, educazione.
Riduzione del trasporto privato e incremento del trasporto pubblico (vedi parte programmatica mobilità).

Promuovere e incentivare le rinnovabili
Promozione delle fonti rinnovabili di energia (con esplicita esclusione dell’utilizzo dei rifiuti) purché dimensionati con potenzialità corrette rispetto alle risorse e alle peculiarità del nostro territorio, oltre che rispettose degli impatti ambientali e paesaggistici.
Ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente (a partire da quello pubblico) secondo le regole dell’edilizia ecologica e bioclimatica.
Trasformazione/sostituzione di tutti i mezzi dell’autoparco comunale con mezzi maggiormente efficienti.
Miglioramento dell’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica, adottando in particolare le nuove tecnologie a LED e pannelli fotovoltaici.
Promozione da parte dei Comuni del Chianti della costruzione di impianti di generazione da energie rinnovabili di piccola dimensione (familiare, condominiale, in forma cooperativa) aiutando i cittadini ad usare al meglio gli incentivi economici regionali, nazionali ed europei; in particolare:
Incentivazione alla diffusione del solare termico per la climatizzazione.
Incentivazione del fotovoltaico condominiale, per l’industria e l’artigianato


RIFIUTI

NO ALL’INCENERITORE, SI ALLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI, AL RIUSO, RICICLAGGIO E RECUPERO

La soluzione corretta per il trattamento dei rifiuti passa attraverso la Politica delle “R”(Riduzione, Recupero, Riciclo, Riuso, Raccolta differenziata porta a porta): ridurre il quantitativo dei rifiuti a monte, gestione ottimale dei flussi nelle fasi di raccolta e riciclo, utilizzo di metodiche spinte di recupero e riciclaggio e, per la frazione residua, dalla chiusura del ciclo con impianti non nocivi per la salute e l’ambiente come quelli meccanico biologici a freddo.

Siamo invece nettamente contrari all’incenerimento perché:
L’incenerimento determina un notevole impatto ambientale e sanitario.
L’incenerimento non è conveniente e non crea occupazione.
L’incenerimento ha un bilancio energetico negativo.

In particolare per quanto riguarda il nostro territorio siamo contrari alla filiera dei rifiuti Testi-Sibille/Falciani che prevede, a Testi, nell’area del cementificio Sacci:
la riattivazione del gassificatore che non ha mai funzionato ed è fermo da anni;
la realizzazione di un nuovo inceneritore per il trattamento di 70.000 t/a di rifiuti;
lo smaltimento di 20.000 t/a di CDR nel forno del cementificio Sacci;
mentre nell’area Sibille Falciani è previsto l’ampliamento dell’attuale impianto di selezione RSU per il trattamento di 86.000 t/a di rifiuti.


LE NOSTRE PROPOSTE
Introduzione del sistema di raccolta porta a porta finalizzato al riciclaggio e riutilizzo dei materiali post-consumo (estendere la proposta ai comuni dell’area Chianti).
Far partire da subito un progetto su tutto il territorio comunale per le utenze domestiche, commerciali, artigianali e industriali.

Una strategia per produrre meno rifiuti:
Adesione del Comune alla “Strategia Rifiuti Zero”.
Adesione del Comune all’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi.
Attuazione a pieno degli “Acquisti verdi” per tutti gli uffici e le attività dell’amministrazione comunale.
Introduzione della tariffazione puntale: chi produce meno rifiuti, paghi meno.
Attivazione di progetti concreti per la riduzione della produzione pro-capite dei rifiuti: riduzione degli imballaggi, vendita dei prodotti sfusi e/o alla spina (detersivi, latte, acqua, ecc.), recupero vuoto a rendere, progressiva eliminazione delle stoviglie “usa e getta” nelle feste e sagre paesane. Iniziative in tal senso nei confronti della grande distribuzione e nei confronti dei grandi e medi ristoratori
Attività di sensibilizzazione ed esperienze dimostrative, soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado.
Incentivazione del riciclo e del riuso della materia attraverso le isole ecologiche.

Migliorare e incrementare il compostaggio
Incentivazione del compostaggio domestico, incrementando il vantaggio economico per il cittadino.
Miglioramento della qualità del compost dell’impianto di compostaggio del Ponterotto, rendendo efficiente e salubre un impianto che ormai da diversi anni è presente sul nostro territorio e che ha frequentemente causato problemi.


ACQUA
Una risorsa di tutti che deve tornare ad essere “pubblica” - La trasformazione della gestione della rete acquedottistica in senso privatistico, con l’ingresso di grandi società quali ACEA in Publiacqua, espropria le comunità locali del controllo su questa risorsa ed introduce ulteriori criteri di efficienza puramente economici, del tutto antitetici a finalità di gestione della risorsa secondo l’interesse pubblico e secondo la razionalità ecologica.

Una risorsa che ha dei limiti da rispettare
In conseguenza delle attuali problematiche della risorsa idrica, è ovvia conseguenza l’arresto dell’incremento di abitanti e di attività che determinano consumi idrici e scarichi.

Si deve rigorosamente tener conto anche dello sfruttamento non civili (agricoli, sportivi, industriali), riducendo i consumi attuali specie nei periodi di scarsità. In particolare, sono sicuramente da evitare interventi o progetti che prevedano estese superfici ad alto consumo irriguo, quali per esempio campi da golf convenzionali.
NO a ipotesi di grandi invasi trasversali ai corsi d’acqua principali, che oltre a sconvolgere le dinamiche dei sedimenti, a produrre discontinuità ecologiche, a creare condizioni locali di rischio, sono soprattutto funzionali a garantire la CRESCITA DEGLI INSEDIAMENTI, più che a rispondere nel breve periodo alle esigenze reali di approvvigionamento degli abitanti esistenti.

Una strategia per la gestione sostenibile dei prelievi
Occorre in primo luogo un censimento e una stima delle risorse idriche, attuali e potenziali, con le loro caratteristiche di qualità e quantità, una analisi della vulnerabilità delle falde subalvee dei fondovalle dei F. Pesa e Greve.

Successivamente pensiamo ad una strategia fatta di molte azioni, più che di grandi opere:
• azioni per la riduzione dei consumi idrici pro-capite (molto elevati, al di sopra dell’accettabile);
• ristrutturazione e adeguamento impianti e reti di potabilizzazione e distribuzione idrica, con l’obiettivo prioritario di abbattere quel 30% dichiarato di perdite in rete;
• realizzazione di reti duali per l’approvvigionamento idrico;
• realizzazione di punti di erogazione pubblici di acqua potabile di elevata qualità a fini alimentari;
• depurazione dove non esiste e miglioramento dei depuratori esistenti;
• regolamentazione (drastica e rigorosa limitazione) dell’uso di composti chimici in agricoltura, al fine di ridurne gli effetti inquinanti nei confronti delle acque superficiali e sotterranee, specie se insistenti su aree interessate da prelievi idropotabili (in particolare fondo valle dei F. Pesa e Greve);
• sfruttamento degli invasi collinari esistenti (anche privati, tramite convenzionamento) ed eventuale realizzazione di piccoli bacini laterali ai corsi d’acqua (ovvero tali da non incidere sulla continuità ecologica e del trasporto solido degli stessi);
• mantenimento di reti diversificate e non centralizzazione dell’intero territorio comunale in quanto garanzia di flessibilità e minor vulnerabilità (come insegna la vicenda dell’inquinamento della rete pubblica a San Casciano).


AMBIENTE E SALUTE
Ridurre le fonti di inquinamento, migliorare la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo, la sicurezza alimentare; ridurre il rumore, ridurre e tenere sotto controllo i rischi legati ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti. Evitare l’insediamento di nuove attività produttive inquinanti e l’inceneritore. Attuare politiche di riduzione del traffico veicolare a favore del trasporto pubblico.
• Valutare l’impatto sulla salute delle infrastrutture produttive già esistenti nel comune e nelle aree limitrofe con particolare attenzione al controllo della qualità dell’aria, soprattutto in riferimento alle polveri ultrasottili inferiori ai 10 micron. Disincentivare l’utilizzo di pesticidi in agricoltura.
Promuovere interventi rivolti alle giovani generazioni, sostenere progetti di educazione sanitaria nelle scuole elementari e medie sui temi più importanti legati alla salute: alimentazione, attività fisica, tossicodipendenze, tabagismo. Incentivare l’utilizzo di alimenti biologici e di alta qualità nelle mense scolastiche. Sostenere l’attività delle associazioni sportive incentivando la formazione dei giovani.
Promuovere l’attività fisica realizzando percorsi nel verde usufruibili da tutti i cittadini, anche anziani.
Incentivare le cure a domicilio
Sostenere un modello assistenziale che eviti, per quanto possibile, un ripetuto ricorso alle cure ospedaliere.
Rafforzare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, il ruolo del medico di famiglia, dell’assistenza infermieristica domiciliare e dei servizi sociali di supporto alle famiglie.
• Sostenere un modello assistenziale che eviti, per quanto possibile, un ripetuto ricorso alle cure ospedaliere.
Rafforzare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, il ruolo del medico di famiglia, dell’assistenza infermieristica domiciliare e dei servizi sociali di supporto alle famiglie.
Promuovere le medicine non convenzionali
Nel quadro della tutela della salute e della libertà di scelta terapeutica del cittadino proponiamo di creare un ambulatorio di medicina naturale all'interno del servizio sanitario pubblico nella zona di San Casciano e sosteniamo tutte le iniziative culturali rivolte a far conoscere e ad utlizzare le medicine non convenzionali.


POLITICHE SOCIALI
Asili nido e prima infanzia
Consolidare ed incentivare le proposte e i servizi per la prima infanzia. In particolare favorire l’esperienza dei nidi domiciliari. Facilitare l’accesso al servizio per i nuclei familiari in difficoltà prevedendo l’introduzione di interventi di riduzione fiscale ed aiuti economici.
Qualità di vita e terza età
Promuovere la vita all’aria aperta e lo sviluppo di relazioni sociali degli anziani; creare centri per le attività ricreative e sociali vicine alle abitazioni; aree di verde pubblico accessibili e sicure.
Condomini solidali
Possono essere un’alternativa al crescente bisogno di ricovero in residenze sanitarie assistite, in questo modo gli anziani potranno continuare a svolgere la loro vita in piena autonomia, potranno contare su servizi di assistenza medica e infermieristica e servizi di accompagnamento.
Prevenzione del disagio
Prevenzione attiva di tutte le forme di disagio: alcoolismo, tossicodipendenze, esclusione, disabilità e povertà per evitare il rischio che nei prossimi anni si diffondano maggiormente nella popolazione.
• Investire su progetti innovativi per l’inserimento di disabili e per il sostegno delle famiglie con anziani non autosufficienti e disabili gravi; intervenire per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
• Tenere sotto costante controllo le situazioni disagiate e di difficoltà di vita, integrando e coordinando l’apporto dell’assistente sociale e il contributo delle strutture associative (Misericordia, Auser).
Accoglienza dei cittadini stranieri (regolari e irregolari)
Proponiamo di aprire un “Servizio informativo per migranti”, già attivo in altri comuni, e corsi per favorire l’apprendimento della lingua italiana.


Rispetto per gli animali
Proponiamo campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali e per la loro adozione, in particolar modo da parte di persone sole con adeguato sostegno per l’inserimento;
crediamo necessario che si creino aree attrezzate per le passeggiate degli animali
favorire nelle scuole l’educazione al rispetto degli animali e alla loro conoscenza,
stipulare convenzioni con i veterinari locali per la sterilizzazione delle colonie feline;
attuare maggiori controlli per combattere lo spargimento di bocconi avvelenati.
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano