domenica 7 novembre 2010

Lettera pubblica all'ATO 3 dal Comitato Referendario Provinciale di Firenze Acqua Pubblica

Non so se avete letto dell'aumento deciso da Publiacqua del deposito cauzionale per tutti gli utenti a meno che non si accetti di domiciliare la bolletta su un c/c bancario. Questa decisione è stata presa da Publiacqua con parere contrario dell'Ato, a dimostrazione di quanto l'Autorità di Ambito possa davvero esercitare il ruolo di controllo e di indirizzo che teoricamente le competerebbe.
Il Comitato provinciale referendario di Firenze per l'acqua pubblica si è mobilitato su questo tema ed ha inviato una lettera pubblica all'Autorità di Ambito.


   
All'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale 3 Medio Valdarno

Lettera pubblica all'ATO 3 dal Comitato Referendario Provinciale di Firenze Acqua Pubblica

Oggetto: aumento deposito cauzionale imposto da Publiacqua

Il Comitato Referendario Provinciale di Firenze per l’Acqua Pubblica vuole esprimere la sua ferma opposizione all’iniziativa di Pubbliacqua di aumentare il deposito cauzionale relativa alla fornitura del servizio idrico. Le modalità con cui questo aumento è stato imposto mostrano logiche privatistiche volte al profitto, ad esclusivo beneficio dei soci privati senza tener conto del parere di cittadini e Comuni.
Spettando a codesto ATO i compiti di pianificazione e controllo del servizio idrico, ci risulta abbiate chiesto a Publiacqua di attuare misure di mitigazione ed un congruo periodo di rodaggio oltre che un confronto con Voi per ridurre gli effetti sull’utenza.
Il fatto che nulla di tutto ciò sia avvenuto è a nostro avviso la dimostrazione evidente delle distorsioni introdotte dalla gestione privata del servizio idrico.
Pur riconoscendoVi il tentativo di intervenire presso Publiacqua a difesa dei diritti della collettività, nell’ambito delle rispettive competenze, il Comitato Provinciale ritiene la Vostra posizione troppo morbida.
Quanto da Voi espresso non mette in discussione la validità del provvedimento, ma soltanto il suo processo di attuazione ed i tempi in cui esso si concretizza, ci sembra troppo poco!
In particolare, ci pare che accettiate un meccanismo, quello degli incentivi riconosciuti a chi effettua la domiciliazione bancaria, che sembra essere solo un modo per costringere le persone ad accettare la domiciliazione. Questo a scapito di chi non vuole o non può accedere a tale opportunità, persone in genere appartenenti alle fasce più deboli della popolazione, quali anziani senza conto corrente, salariati al minimo ed utenti di condominio.
Siamo in disaccordo con l'intensa attività propagandistica che Publiacqua sta promuovendo; l’entità degli aumenti effettivi sono mascherati dal messaggio di un presunto regalo che consisterebbe nella restituzione dell’intero deposito, compresa la parte di aumento, a chi accetta la domiciliazione. La pubblicità omette di spiegare che chi non domicilia sarà l'unico "obbligato" a pagare l'aumento del deposito cauzionale: trattasi di reclame ingannevole e fuorviante.
Pertanto, con la presente siamo a chiedere che:
A) sia chiarito se l'ATO3 ha o meno potere di controllo e indirizzo nei confronti di Publiacqua;
B) l’ATO 3 dichiari in maniera netta la sua posizione, dichiarando se è favorevole o contrario all’aumento, prima ancora di esprimersi sulle modalità e sui tempi di riscossione dello stesso;
C) nel caso sia contrario, di prendere una posizione ferma e decisa atta a contrastare e bloccare l'adeguamento del canone di Publiacqua.
Allo stesso tempo il Comitato Provinciale metterà in campo tutte le iniziative possibili per contrastare questo progetto di Publiacqua, che grava sulle categorie più deboli di cittadini, senza che la collettività abbia alcun beneficio.

Comitato Referendario Provinciale di Firenze Acqua Pubblica

Firenze, 4 Novembre 2010

Consiglio Comunale 27/10/2010: domanda di attualità Sogin su deposito scorie radioattive

Ecco il testo della domanda di attualità sulle scorie nucleari che abbiamo presentato nell'ultimo consiglio comunale.

Piano Sogin, agenzia per il nucleare, individuazione sito stoccaggio scorie nucleari nel Chianti.

Considerato che il 23 ottobre scorso la Sogin, società controllata al 100% dai Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo Economico, ha presentato al Governo la mappa di individuazione di 52 aree idonee ad ospitare depositi di scorie radioattive

Considerato inoltre che
• all'interno dell'elenco, secondo autorevoli organi di stampa, vi sarebbero anche aree toscane, in particolare nel Chianti e nella Valdelsa, con riferimento specifico ad un'area che “va dalle pendici ovest dei Monti del Chianti, alla media e alta Val di Pesa, tra i comuni di San Casciano (in quella che potrebbe essere l'estrema parte sud), Greve, Tavarnelle, Barberino” (La Nazione 25 ottobre 2010)
• lo stoccaggio nucleare sarebbe accompagnato dal progetto di un centro di ricerche con tanto di parco tecnologico di vaste dimensioni

Evidenziato che
la scelta della collocazione dei futuri depositi dovrà avvenire di concerto con le Regioni

Ricordato che
questo Consiglio Comunale il 29 luglio 2009 ha approvato la mozione “Dichiarazione di  indisponibilità del territorio comunale ad ospitare impianti nucleari e siti per lo stoccaggio di scorie radioattive” (delibera n. 77 29/7/2009)

Sottolineato che
lo stoccaggio di scorie nucleari metterebbe a grave rischio la salute dei cittadini, l'ambiente e le attività agricole e turistiche del territorio

DOMANDA AL SINDACO E ALLA GIUNTA

• Se siano a conoscenza dell'esistenza dell'elenco dettagliato dei siti individuati da Sogin.
• Se effettivamente nella mappa risulta sia stata inserita l'area del Chianti fiorentino, andando ad interessare direttamente il Comune di San Casciano Val di Pesa e/o aree limitrofe.
• Quali iniziative si intende intraprendere presso tutti i livelli decisionali e istituzionali per evitare che il Chianti possa essere interessato dall'individuazione di siti di stoccaggio di scorie radioattive e per opporsi alla loro realizzazione.

Lucia Carlesi
Laboratorio per un'altra San Casciano-Rifondazione Comunista

27 ottobre 2010
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano