mercoledì 29 settembre 2010

IN ARRIVO UN "MUSEO LAIKA"?

Sbalorditivo! Nella variazione del Piano Triennae delle Opere Pubbliche che l'Amministrazione di San Casciano porterà in discussione nel prossimo Consiglio Comunale di settembre troviamo un nuovo capitolo di spesa, una previsione di 15 mila euro per un "MUSEO LAIKA". Questo stanziamento ha davvero dell'incredibile! Nell'area del cantiere Laika da tempo sono in corso indagini archeologiche, ma l'Amministrazione non ne aveva dato notizia. E' stato il nostro gruppo consiliare a porre domande in Consiglio comunale, lo scorso mese di aprile, in seguito a segnalazione di alcuni cittadini. Il Sindaco rispose semplicemente che in effetti nell'area del cantiere di Ponterotto durante gli scavi erano emersi reperti archeogogici; la Soprintendenza aveva la piena competenza sui lavori e soltanto dietro la presentazione da parte della Soprintendenza stessa di una relazione finale avremmo potuto sapere la natura e l'entità dei ritrovamenti. Successivamente chiedemmo, insieme agli altri gruppi consilari di minoranza, di poter richiedere a Laika  l'accesso al cantiere per prendere visione dello stato degli scavi ed incontrare i tecnici che stavano seguendo i lavori. In commissione urbanistica la maggioranza negò questa possibilità.
Il cantiere Laika e gli scavi archeologici "secretati" in attesa di tempi migliori...
Adesso, improvvisamente, arriva uno stanziamento per un museo! Consideriamo politicamente grave che l'Amministrazione iscriva a bilancio una voce per la valorizzazione dei reperti archeologici senza aver precedentemente dato nessuna informazione sullo stato del cantiere e su eventuali progetti a cui è possibile pensare solo nella certezza del valore testimoniale di ciò che è emerso. Perché questa mancanza di trasparenza? Che fine ha fatto la relazione della Soprintendenza? E peché poi la definizione di "Museo Laika", se ci sarà il museo dovrà essere dei cittadini, non certo dei proprietari del cantiere! Chiederemo spiegazioni in Consiglio...
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EX SCUOLA DI CHIESANUOVA: SI METTE IN VENDITA! MA NON POTREBBE ESSERE ANCORA UTILE ALLA COLLETTIVITA'?

Il Consiglio Comunale di San Casciano nella seduta del 30 settembre discuterà l'alienazione dell'immbolile a Chiesanuova, una volta adibito a scuola elementare e successivamente ad archivio comunale. Siamo contrari a questa vendita, il fabbricato potrebbe essere recuperato per finalità pubbliche; pensiamo a progetti per l'edilizia sociale e/o di co-housing, anche in considerazione delle indicazioni già date dall'Amministrazione in previsione del prossimo Regolamento Urbanistico (alcuni interventi di edilizia sociale) che potrebbero in parte essere soddisfatte proprio con operazioni di recupero di immobili  di proprietà comunale, evitando così nuovo consumo di suolo, nuova "occupazione" di territorio. L'immobile di Chiesanuova potrebbe avere questa finalità, quindi siamo di fronte ad una vendita inopportuna e poco lungimirante...

Scuola si riparte: ma in quale scuola torniamo?




È iniziato un nuovo anno scolastico e si conferma drammaticamente la gravissima situazione in cui versano la scuola e l'Università.

Con la riforma Gelmini il diritto alla conoscenza e alla cultura sta subendo un attacco frontale inedito e pericolosissimo, una manovra di tagli pesantissimi ed ingiustamente punitivi che mettono a rischio il diritto dei giovani ad una istruzione qualificata: drastica riduzione del numero dei docenti e del personale Ata, tagli agli insegnanti di sostegno e ai supplenti, carenza di fondi per i servizi scolastici con conseguenze gravi per la qualità e l'organizzazione della didattica.

Si sta smontando pezzo dopo pezzo la scuola pubblica per far posto ad una scuola culturalmente immiserita, specchio di una società anestetizzata, incapace di iniziative innovative ed intelligenti, che non valorizza ma semmai disperde le risorse.

Siamo di fronte ad un'emergenza sociale senza precedenti per le dimensioni dell'attacco all'occupazione in questo settore e per le conseguenze sul futuro delle giovani generazioni.

Mentre gli altri paesi europei investono massicciamente in istruzione, formazione e ricerca come forma di investimento per il futuro, in Italia si utilizza la crisi per smantellare scuole, università ed enti di ricerca. Il prezzo da pagare sarà ben più oneroso dei risparmi ottenuti: ignoranza, incompetenza e provincialismo determineranno costi economici e sociali insostenibili per le generazioni future.

SOPPRIMERE L’ISTRUZIONE, LA FORMAZIONE E LA RICERCA abbasserà il livello di benessere dei cittadini e renderà impossibile affrontare le sfide del futuro compromettendo la stessa convivenza civile.

IMPEGNAMOCI PER RIAFFERMARE IL VALORE ASSOLUTO DELL'ISTRUZIONE E LA NECESSITÀ DI FERMARE LA POLITICA DI RIDUZIONE DELLE RISORSE.

domenica 26 settembre 2010

Scuola, si riparte: ma in quale scuola torniamo?


È iniziato un nuovo anno scolastico e si conferma drammaticamente la gravissima situazione in cui versano la scuola e l'Università.
Con la riforma Gelmini il diritto alla conoscenza e alla cultura sta subendo un attacco frontale inedito e pericolosissimo, una manovra di tagli pesantissimi ed ingiustamente punitivi che mettono a rischio il diritto dei giovani ad una istruzione qualificata: drastica riduzione del numero dei docenti e del personale Ata, tagli agli insegnanti di sostegno e ai supplenti, carenza di fondi per i servizi scolastici con conseguenze gravi per la qualità e l'organizzazione della didattica.
Si sta smontando pezzo dopo pezzo la scuola pubblica per far posto ad una scuola culturalmente immiserita, specchio di una società anestetizzata, incapace di iniziative innovative ed intelligenti, che non valorizza ma semmai disperde le risorse.
Siamo di fronte ad un'emergenza sociale senza precedenti per le dimensioni dell'attacco all'occupazione in questo settore e per le conseguenze sul futuro delle giovani generazioni.
Mentre gli altri paesi europei investono massicciamente in istruzione, formazione e ricerca come forma di investimento per il futuro, in Italia si utilizza la crisi per smantellare scuole, università ed enti di ricerca. Il prezzo da pagare sarà ben più oneroso dei risparmi ottenuti: ignoranza, incompetenza e provincialismo determineranno costi economici e sociali insostenibili per le generazioni future.
SOPPRIMERE L’ISTRUZIONE, LA FORMAZIONE E LA RICERCA abbasserà il livello di benessere dei cittadini e renderà impossibile affrontare le sfide del futuro compromettendo la stessa convivenza civile.
IMPEGNAMOCI PER RIAFFERMARE IL VALORE ASSOLUTO DELL'ISTRUZIONE E LA NECESSITA' DI FERMARE LA POLITICA DI RIDUZIONE DELLE RISORSE.

Coop rosse? No, Verdini



Daniele Martini dal Fatto Quotidiano


disegno di Emanuele Fucecchi (dal Fatto Quotidiano)
Domande retoriche: fareste affari con un avversario? Entrereste in società con lui? Nella politica in Toscana la risposta non è scontata. Prendete i giornali e l’informazione, per esempio, strumenti fondamentali per la formazione del consenso. Sapete chi c’è tra i soci del Giornale della Toscana di Denis Verdini, il coordinatore nazionale Pdl, il dirigente appena un gradino sotto Silvio Berlusconi, il politico ritenuto il tessitore delle trame P3, il proprietario del Credito cooperativo fiorentino, la “banchina” sospettata di aver elargito a fiumi e per anni crediti facili agli amici degli amici? Nella Ste (Società toscana di edizioni), l’azienda editrice del Giornale, ci sono il Monte dei Paschi di Siena e la Coop Centro Italia. Cioè la terza banca italiana dopo Intesa e Unicredit, quella a più alto tasso di influenza e presenza Pd, per non dire a quasi totale influenza pidiessina, e una delle coop di consumo tra le più grandi di tutto il sistema cooperativo rosso. E sapete anche chi sta per comprare Radio Dimensione Firenze e Lady Radio, emittenti che fanno riferimento a Verdini? La Cna di Firenze, sigla storica dell’associazionismo di sinistra.
Casi? Coincidenze fortuite? Forse, anche se è difficile crederlo. Nelle dichiarazioni ufficiali, nella propaganda, sulla carta, Pd e Pdl non si possono vedere, stanno fieramente su fronti opposti, si contendono il consenso centimetro per centimetro. Il primo amministra quasi ovunque dal dopoguerra anche se con sigle di volta in volta diverse, dal Pci al Pd. Il secondo dovrebbe dare fiato e sostanza all’opposizione e proporsi come alternativa credibile di governo.Ma basta grattare un po’ la superficie per scoprire una realtà diversa, per accorgersi che non sempre è così e non dappertutto. Se si parla di affari, appalti, costruzioni, giornali e informazione, i due schieramenti mostrano inaspettati punti di contatto, affinità, intrecci e contiguità, tanto da apparire sorprendentemente più vicini che lontani.
In Toscana, tra gente che ci gode a levar la pelle con una battuta, si sente dire spesso che Pd e Pdl somigliano ai ladri di Pisa, tutti intenti a litigare a sangue di giorno per spartirsi il bottino arraffato insieme di notte.Che Monte dei Paschi, Coop e Cna siano contigui al Pd è risaputo. La Cna è la più grande associazione di artigiani del capoluogo fiorentino, con 11 mila imprese associate e si appresta a puntare 1 milione di euro circa per entrare con quote di minoranza nel capitale delle due radio toscane, due emittenti molto ascoltate e storiche (Rdf è stata fondata 34 anni fa, l’altra 6 anni dopo), entrambe partecipate da Verdini e controllate da Pierluigi Picerno, legale rappresentante della Ste e amministratore del Giornale della Toscana dello stesso Verdini a sua volta collegato al Giornale diretto da Vittorio Feltri e di proprietà di Paolo Berlusconi. Il nome di Picerno ricorre spesso nelle indagini su Verdini e la P3, indicato come il professionista che accompagnò una certa Antonella Pau, legata al faccendiere piduista Flavio Carboni, nella sede della banca di Verdini per trattare gli aspetti finanziari del lancio di un’edizione sarda del Giornale toscano. Imbarazzi nella Cna a trattare con Verdini & company? Non traspaiono. Spiega il direttore dell’associazione, Luigi Nenci: “Non trattiamo direttamente con lui, a noi interessa portare i temi del lavoro al centro dei programmi di quelle emittenti”.
La Coop Centro Italia è una grande realtà della distribuzione alimentare e anche del non food, nata dalla fusione tra Coop Umbria e Unicoop senese, con quasi mezzo milione di soci, 2.600 dipendenti, un utile netto nel 2009 di 6,3 milioni di euro e una rete di vendita diffusa tra Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo, ma concentrata soprattutto nelle province di Siena e Perugia.Per capire quanto il Pd pesi sul Monte dei Paschi, invece, basta passare in rassegna l’organico del vertice dell’istituto. Nella Deputazione generale sono Pd o scelti dal Pd 10 su 16 e in più hanno un rappresentante ciascuno Sinistra e libertà e Rifondazione comunista. Nella Deputazione amministratrice sono del Pd 5 rappresentanti su 7, più un esponente dei Riformisti, raggruppamento vicino al Pd. La Deputazione amministratrice ha diritto di nomina di 6 su 12 del vertice operativo dell’istituto, 5 di questi sono Pd, a cominciare dal presidente, Giuseppe Mussari, che è anche presidente dell’Associazione delle banche (Abi); gli altri sono Fabio Borghi, Alfredo Monaci, Ernesto Rabizzi, Graziano Costantini.
L’unico del gruppo non di area Pd è Andrea Pisaneschi, professore di Diritto costituzionale a Siena, molto legato a Verdini e presente con un altro dirigente del Monte, Leonardo Pizzichi, anche nel consiglio di amministrazione di Eutelia, la società di telecomunicazioni occupata nell’autunno di un anno fa dai dipendenti stufi di non ricevere lo stipendio da mesi e assaltata da uno dei proprietari della famiglia Landi assieme a un manipolo di violenti a colpi di bastone e spranghe di ferro. Pizzichi è presidente del collegio sindacale di Monte dei Paschi Leasing & Factoring ed era anche presidente di Eutelia ed è tuttora in carcere proprio per le vicende della società di telecomunicazioni. Pizzichi è anche esponente dei Riformisti e con il suo gruppo si appresta a sostenere Franco Ceccuzzi, deputato Pd, nella sua corsa alla carica di sindaco di Siena alle elezioni della prossima primavera.
Monte Paschi e Coop sono presenti nel capitale della editrice del Giornale di Verdini attraverso partecipazioni importanti nella Edib, società editoriale controllata dai Barbetti, gruppo umbro di cementieri. La partecipazione del Monte dei Paschi avviene attraverso Mps Investments con quote per un valore di oltre 2 milioni e mezzo di euro; la Coop partecipa, invece, con circa 705 mila euro, più del 10 per cento dei suoi utili. La Edib è diretta da Rocco Girlanda, deputato umbro del Pdl e sodale di Verdini, così come risulta da numerose intercettazioni, e a sua volta è proprietaria di una catena di quotidiani assai diffusi ed influenti tra l’Umbria, la Toscana meridionale e il senese: il Corriere dell’Umbria, il Corriere di Siena, il Corriere di Arezzo, il Corriere di Grosseto etc… Tra questi, Il Corriere di Siena sta lanciando da settimane la candidatura del Pd Ceccuzzi alla carica di sindaco della città.
da il Fatto Quotidiano del 16 settembre 2010

venerdì 17 settembre 2010

PER UN FUTURO DIVERSO: incenerimento e tumori infantili

PER UN FUTURO DIVERSO: incenerimento e tumori infantili

martedì 21 settembre
20.00 - 23.00
Piazza Matteotti, Greve in Chianti
Greve, Italy

in caso di pioggia l'iniziativa si terrà c/o Circolo M.C.L. - viale Vittorio Veneto 18 - Greve in Chianti

INTERVENGONO:

- Dott. Dominique Belpomme
Oncologo e presidente ARTAC (Associazione Ricerca e Trattamenti Contro il Cancro)

- Dott. Burgio Ernesto
Comitato scientifico ISDE ( Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente)


PROGRAMMA:

Ore 20:00 - Aperitivo con musica dal vivo
Sandro Berti della “Banda Osiris”
Ore 21:00 - Conferenza
Un evento importante che segna un'alleanza "scientifico-politica" tra due prestigiosi coordinamenti internazionali di oncologi, pidemiologi, tossicologi, genetisti, pediatri e ricercatori impegnati nel campo delle cancerogenesi ambientali.

EVENTO GRATUITO
Durante la serata banchetto informativo con adesioni e contributi per finanziare l'attività del Comitato.


il volantino


http://chiantisenzainceneritore.it/

giovedì 16 settembre 2010

solidarietà alla Casa della Legalità di Genova

Mi sembra giusto dare la nostra solidarietà a Christian Abbondanza e alla Casa della Legalità di Genova: un atto di sostegno a chi si batte contro tutte le mafie, soprattutto quelle del "colletto bianco".


Per sapere cosa fa la Casa della legalità:
http://www.casadellalegalita.org/


Per sapere cosa fa Christian: 
http://www.youtube.com/watch?v=j3B7uxVJHbo
 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano