venerdì 17 dicembre 2010

L'ALTRA POLITICA DEVE FARSI SENTIRE, CONTRO IL VUOTO, IL DEGRADO E L'INEFFICACIA DELLA POLITICA ISTITUZIONALE


LA CODA VELENOSA
Articolo di Norma Rangeri pubblicato su Il manifesto, il 15/12/10

Il presidente del consiglio ieri è salito al Quirinale, ma per rilanciare se stesso e il suo governo. Anche se con solo tre voti, anche se con una maggioranza in crisi, anche se la sua è stata definita una vittoria di Pirro, Berlusconi ha battuto l’avversario e strappato la fiducia. Ora sarà lui a decidere quando buttare all’aria il tavolo per portarci alle elezioni. Con questa legge elettorale, con questo potere mediatico, con la forza della sua ricchezza.
È evidente che questo governo camminerà sul filo. L’offerta platealmente esibita all’amico Casini, nell’emiciclo di Montecitorio, di sostituire il traditore Fini, per il momento è stata rispedita al mittente. Ma se non la stabilità, certo è confermata la leadership che ha combattuto per vincere anche questa scommessa.
Misurare il peso del voto parlamentare è semplice, basta immaginare cosa avremmo scritto se, invece che rinnovargliela, la Camera gli avesse negato la fiducia. Ancora di più pesa la reazione della piazza, esplosa di rabbia subito dopo la diffusione della notizia. Sulla grande manifestazione di Roma, di confortante partecipazione e inedita violenza, è calato il peso di un governo e di un potere che non avrà scrupoli nella cancellazione di ogni mediazione sociale, pronto a imporre la sua riforma dell’università (con l’aiuto del ministro dell’interno), indifferente alla contestazione giovanile, impermeabile alla gravità di una crisi segnalata ancora ieri dalle cifre allarmate della Banca d’Italia sulla diminuzione delle entrate fiscali e l’aumento record del debito pubblico.
Alle scene di una città messa a fuoco, corrispondeva lo spettacolo della corruzione, delle consorterie, delle cricche. Con la sfilata dei deputati appena conquistati che vanno a votare solo all’ultima chiamata per avere il palcoscenico sgombro e mostrare il rito dell’obbedienza.
Il voto di ieri è la coda velenosa di un sistema in crisi. Bisognerà mettere in campo l’antidoto e rinforzare gli anticorpi di un’altra politica.

PRESIDIO DEL POPOLO DELL'ACQUA PUBBLICA

VENERDI' 17 DICEMBRE 2010 ORE 9 - 12,30 
FIRENZE Via Folco Portinari 5r  Sala Cassa di Risparmio di Firenze
in occasione dell'Asemblea dei Sindaci ATO3 Medio Valdarno 

PRESIDIO NO BALZELLO Bollette Publiacqua SpA (anticipo cauzionale)
PER UN NUOVO SISTEMA TARIFFARIO
BASTA SPA
FUORI I POTENTATI FINANZIARI E MULTINAZIONALI DALLA GESTIONE DELL’ACQUA
PER UN NUOVO PUBBLICO PARTECIPATO E DEMOCRATICO

Presidio promosso da:
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Medio Valdarno
Comitati Provinciali Referendum Acqua Pubblica FI - PO - PT - TERR Mugello-Valdisieve

mercoledì 15 dicembre 2010

L'acqua non si vende!

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza il 4 dicembre in tutta Italia per l'acqua pubblica: questa la manifestazione fiorentina.

domenica 5 dicembre 2010

CONSIGLIO COMUNALE 29 NOVEMBRE 2010: LA RISPOSTA ALLA NOSTRA INTERROGAZIONE SULL'AUMENTO DELLA CAUZIONE DI PUBLIACQUA

Quasi da non credere: per come ha risposto il sindaco alla nostra interrogazione presentata in consiglio comunale, sembra quasi che Publiacqua stia facendo un regalo a tutti gli utenti. Basta domiciliare la bolletta e tutto va a posto...Media di aumento 43 euro, ma si potranno avere anche incrementi di 100 euro! I cittadini del Chianti che hanno vecchi contratti stipulati con i precedenti gestori (Comuni o FiorentinaGas) potranno presentare prova del pagamento a Publiacqua. Per nostra tranquillità le Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) sono state debitamente formate. E comunque, secondo il sindaco, una certezza: il servizio di Publiacqua è migliorato molto, c'è da ben sperare!
La realtà è ben altra: il deposito cauzionale non ha niente a che vedere con l'erogazione del servizio, si tratta quindi di un prestito forzato a favore del gestore, un modo come un altro per fare cassa.
Nella vicenda l'Ato non ha certamente svolto il ruolo di controllo e di tutela dell'interesse pubblico: la nuova Carta del servizio approvata lascia ampi spazi di manovra al gestore del servizio idrico.
L'aumento cauzionale, ad esempio, non è un obbligo, ma Publiacqua l'ha subito deciso, applicandolo non solo alle nuove utenze, ma estendendolo anche alle vecchie utenze, che già hanno versato un deposito quando hanno sottoscritto il contratto. E a questo proposito, una cauzione non dovrebbe essere un importo “una tantum”? Non sembrerebbe visto che sempre secondo la Carta del servizio pare che il gestore potrà richiedere l'adeguamento della cauzione ad ogni aumento tariffario. Non ci sembra proprio che i sindaci nell'approvare il nuovo regolamento abbiano rappresentato gli interessi degli utenti e tutelato il bene comune.
Si scaricano i problemi gestionali e finanziari della società sui cittadini.
Per le cauzioni pagate ai precedenti gestori: che fine hanno fatto questi importi anticipati e mai restituiti? Dovrebbero essere i gestori a ricalcolare la posizione di ogni utenza, invece dovranno essere i singoli cittadini, se ritrovano quanto hanno anticipato di cauzione, a dover richiedere il conguaglio. Una bella certezza per Publiacqua; infatti, quanti utenti saranno in grado di presentare documentazione risalente magari a molti anni fa?
Il sindaco ha anche specificato il criterio di contabilizzazione dell'aumento per le singole utenze... abbiamo richiesto immediatamente la documentazione visto che ad oggi nessuno ha notizie certe su come effettivamente Publiacqua stia calcolando l'aumento della cauzione. Verificheremo costantemente l'evolversi della situazione. Abbiamo chiesto al sindaco se non ritenesse opportuno richiedere una nuova convocazione dell'Assemblea di Ambito per ridiscutere la decisione di Publiacqua, ma non abbiamo avuto alcuna risposta.
Intanto Federconsumatori ha iniziato la raccolta di firme contro questo nuovo balzello imposto da Publiacqua e avvallato dall'Ato. La protesta si allarga.....e noi ci saremo.



giovedì 2 dicembre 2010

Consiglio comunale su temi scottanti: bollette, fotovoltaico, rifiuti e multa SIAE

La Nazione, 29 novembre 2010


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Guerra al deposito cauzionale

Il Nuovo Corriere di Firenze, 27 novembre 2010

Addebiti in arrivo
Proteste a San Casciano e Impruneta. Sindaci sotto accusa per il via libera al regolamento dell'Ato3
Publiacqua ha varato l'adeguamento, Verdi e Prc danno battaglia

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mercoledì 1 dicembre 2010

LA FINANZIARIA DI "SBILANCIAMOCI!" DEL 2011 E' DI 25 MILIARDI E 596 MILIONI

E’ stato presentato l’11° Rapporto della campagna Sbilanciamoci! che – come ogni anno – illustra il punto di vista e le controproposte della società civile in occasione della discussione del Bilancio dello Stato e della Legge di Stabilità.
http://www.altracitta.org/wp-content/uploads/2010/11/rapporto2011_def-1.pdf
La manovra di Sbilanciamoci! prevede entrate dalla tassa patrimoniale (10 miliardi e 500 milioni), dalla riduzione delle spese militari (oltre 5 miliardi), dalla cancellazione dei finanziamenti al Ponte sullo stretto e alle grandi opere (più di 1 miliardo e 500 milioni) e da un’altra serie di interventi (abolizione dei sussidi alle scuole private, introduzione dell’open source nella Pubblica Amministrazione, ecc.). Nel contempo la proposta di Sbilanciamoci! è di investire le risorse recuperate nella difesa del potere d’acquisto dei redditi, nelle politiche sociali, nella scuola e nell’università, nelle “piccole opere” (mobilità sostenibile, riassetto idrogeologico, messa in sicurezza nelle scuole) di cui il paese ha drammaticamente bisogno. Inoltre servono investimenti nelle energie rinnovabili e nelle produzioni e consumi della “green economy”.
Sbilanciamoci! ha anche analizzato la situazione dell’Italia alla luce dell’Open Budget Index – indagine sulla trasparenza e sulla facilità di accesso ai documenti pubblici dove il nostro paese risulta essere al 58° posto nella classifica, fanalino di coda tra tutti i paesi europei.

L'Altracittà giornale della periferia

 

Far tornare le api a volare a San Casciano!

L’ape, il simbolo della nostra lista, richiama l’obiettivo di far tornare le api a volare a San Casciano. Un mondo senza api non è a misura d’uomo, è avvelenato e ostile alla vita. L’ape sarà anche il nostro modello di comportamento: le api sono laboriose, sociali, pacifiche e hanno bisogno di un ambiente pulito.

San Casciano Val di Pesa • Laboratorio per un’Altra San Casciano